3 gennaio 2013

M5S Lombardia e comunità LGBT


In questi giorni l’Associazione Arcigay ha lanciato un sondaggio online rivolto ai candidati alle 
primarie interne di SEL e PD per conoscere le rispettive posizioni sulle tematiche della comunità  gay/lesbica/trans/bisessuale (lgbt). Quest’operazione fa parte di una più ampia strategia che porterà al monitoraggio delle azioni politiche in materia di diritti civili di tutti i candidati e gli eletti al Parlamento.  La scelta di inaugurare tale monitoraggio con un questionario rivolto esclusivamente ad alcuni partiti  (PD e SEL) ha aperto un acceso dibattito all’interno di Arcigay: discussione che seguiamo e rispettiamo. Come M5S Lombardia cogliamo l’occasione per comunicare la nostra volontà di supportare appieno le rivendicazioni della comunità lgbt, e in particolare il diritto all’uguaglianza sia formale che sostanziale. Siamo anche convinti che il movimento lgbt italiano sarà tanto forte quanto saprà essere equidistante da tutte le forze politiche, perché il suo messaggio è trasversale e la tutela e promozione dei diritti dovrebbe costituire una radice imprescindibile per chiunque intenda fare politica. Ricordiamo la forte e trasparente presa di posizione del nostro “megafono” Beppe Grillo: “Io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge”. Il M5S Lombardia condivide questa posizione e ritiene che la battaglia per i diritti civili passi per il nodo cruciale del diritto al matrimonio per le famiglie omosessuali, e coerentemente chiede che anche Regione Lombardia attui politiche non discriminatorie nei confronti sia delle famiglie omosessuali che delle coppie di fatto.
Silvana Carcano, candidata portavoce Presidente alle regionali, dichiara: “Per il M5S Lombardia le pari opportunità e i diritti civili sono una priorità che, secondo noi, a differenza che in passato, va perseguita con chiarezza e senza ambiguità. Molti politici che a parole si dichiarano campioni della causa lgbt, giusto l’altro ieri votavano per quel pastrocchio normativo dei DICO e oggi supportano un progetto di legge per le unioni civili, che costituirebbe un matrimonio di serie B.Non è più il tempo di simili ipocrisie: per noi le persone lgbt non sono cittadini di serie B, e denunciamo le forme più deteriori di propaganda elettorale fatta sulla vita delle persone e sulla loro aspirazione a una vita serena e libera da discriminazioni e pregiudizi”. 
Da tempo il M5S, a livello locale e sul territorio, collabora fattivamente con le Associazioni lgbt,come dimostrano fra i tanti esempi il progetto Equal in Piemonte o il tavolo di confronto sulle pari opportunità in Sicilia, e sulla base di questo impegno e radicamento sta elaborando un programma per le elezioni regionali che incorpori i diritti civili e il contrasto all’omo/transfobia in Lombardia. 

MOVIMENTO 5 STELLE LOMBARDIA

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