27 settembre 2019

M5S VIADANA - BENE LA PRESA DI DISTANZE DELLA SEGRETERIA PROVINCIALE DELLA LEGA.





In merito a quanto letto sulla stampa locale, siamo senza dubbio contenti che la Segreteria provinciale della Lega si sia dissociata dalla discutibile iniziativa locale; probabilmente non ne erano a conoscenza, così come, sicuramente, non ne era informato il Segretario nazionale.


Non abbiamo mai affermato che la Segreteria provinciale della Lega avesse avuto parte attiva in questa iniziativa, che ribadiamo semplicemente discutibile e non irregolare.


Bene ha fatto, il Segretario provinciale, a prenderne le opportune distanze.

26 settembre 2019

M5S VIADANA - MOLTI DUBBI SULLA ORGANIZZAZIONE DELLA FESTA PROVINCIALE DELLA LEGA


Come M5S Viadana osserviamo che l'attività di manutenzione delle strade a Viadana avviene soltanto in coincidenza di alcuni eventi di carattere propagandistico, ad esempio in corrispondenza dell'arrivo del segretario nazionale della Lega o in periodo preelettorale. Riteniamo invece che le strade, se dissestate, necessitino di essere riparate durante l'intero mandato. In particolare, ricordiamo che le strade nelle frazioni nord sono ridotte a un colabrodo.

Questa accelerazione, evidentemente, è dovuta alla scelta di Viadana come location della festa provinciale leghista, anche se, concedeteci la "battuta", la motivazione più plausibile sembra essere che la "Lega di Fava" in zona abbia più consensi di quella salviniana, "Sabbioneta docet".

Inoltre, approfittiamo di questa nota stampa per esprimere la nostra perplessità circa la modalità di gestione della ristorazione durante la manifestazione. A prescindere infatti dall'apparteneza politica può essere corretto coinvolgere i commercianti locali, ma ci sembra quanto mai discutibile la richiesta del partito di una percentuale sugli incassi, considerando che tutte le spese sono a carico delle attività.


  Infine, crediamo sia da chiarire se sia stata attivata la commissione pubblico spettacolo considerate le norme di sicurezza e tutti gli iter previsti per manifestazioni di questo genere.

19 settembre 2019

LA LEGA TAGLIA IL MONTE ORE DI ASSISTENZA AD PERSONAM PER L’ANNO SCOLASTICO 2019/2020. INTERROGAZIONE DEL M5S VIADANA.

Il M5S di Viadana ha depositato un’interpellanza in merito alla riduzione del monte ore massimo di assistenza ad personam per quella fascia di alunni che usufruiva di 15 ore totali in tutti gli istituti comprensivi del territorio (Parazzi, Vanoni, San Matteo).

La riduzione di 3 ore (per un totale di 12 ore residue) è stata applicata in modo lineare non tenendo conto delle caratteristiche soggettive degli alunni e motivata da una carenza di risorse di bilancio, che hanno reso evidentemente impossibile mantenere il servizio agli stessi livelli dell’anno scolastico 2018/2019

Per questo motivo abbiamo richiesto all’amministrazione per quale motivo le risorse finanziare si siano ridotte in modo da non rendere possibile il mantenimento del servizio con le stesse caratteristiche anche per l’anno scolastico 2019/2020, ma soprattutto perché non si siano valutate le differenti situazioni e necessità in modo da operare un’assegnazione più rispondente alle singole situazioni.

Riteniamo che il diritto allo studio sia uno dei valori cardine di una società consapevole ed evoluta, tutelato anche dalla Costituzione, e che il supporto a quegli alunni che ne abbiano bisogno sia altresì fondamentale per massimizzarne l’apprendimento durante l’attività didattica.

Sarebbe stato auspicabile che l’amministrazione si fosse spesa per reperire le risorse necessarie a mantenere il servizio o attingendo alla quota di avanzo libero, o evitando, in modo più oculato, di continuare a estinguere mutui a scapito dei servizi essenziali per i cittadini.


18 settembre 2019

IL M5S VIADANA INTERROGA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUI PROVVEDIMENTI CHE INTENDE ADOTTARE A SEGUITO DEL LODO ARBITRALE RIGUARDANTE IL CONTENZIOSO ITALGAS



Il Movimento 5 Stelle di Viadana ha protocollato una interrogazione per avere chiarimenti in merito a notizie riportate dalla stampa locale e avvalorate dalla delibera di giunta 97 del 4 luglio scorso, da cui si apprende che il Comune di Viadana, a seguito del lodo arbitrale sottoscritto lo scorso 7 febbraio 2019, potrebbe essere costretto a pagare alla società Italgas, a titolo di risarcimento, una somma di circa 3 milioni di Euro.

Prendiamo atto, affermano i Pentastellati, che con la citata delibera 97 si autorizza il Sindaco reggente a promuovere l’azione di impugnazione del provvedimento avanti alla Corte di Appello di Brescia. Prendiamo atto, altresì, che risultano già accantonati al Fondo rischi contenzioso euro 1.265.720,62 a fronte di potenziali oneri derivanti da sentenze.

Non possiamo tuttavia sottovalutare il fatto che non vi sia certezza sull’esito favorevole, per il Comune, dell’azione di impugnazione del provvedimento di condanna, e che, a seguito anche dell’invito da parte dell’Organo di Revisione, gli amministratori devono prevedere tempestivamente l’adeguamento del citato Fondo rischi, in linea con l’evoluzione del contenzioso.

Richiediamo quindi all’Amministrazione comunale quali sono stati i passaggi amministrativi e legali che hanno portato all’esito di questo lodo arbitrale e, soprattutto, come il Comune intenda farsi carico di questo eventuale risarcimento e se siano previste nuove tasse o imposte per i cittadini per far fronte a tale situazione.
https://drive.google.com/file/d/1DgRe842Q2tKBF9Wlvo-Ogd-D9YdDd1xH/view?usp=sharing

IL M5S VIADANA CHIEDE IL BLOCCO, PER IL COMUNE DI VIADANA, DELL’ITER AUTORIZZATIVO DEGLI IMPIANTI BIOMETANO DISPOSTO COL DECRETO D.D.U.O. 15 MAGGIO 2019 - N. 6785 - DI REGIONE LOMBARDIA.



Il Movimento 5 Stelle di Viadana ha protocollato, lo scorso 7 agosto, una mozione in cui si richiede all’Amministrazione Comunale di bloccare l’iter autorizzativo per l’insediamento di nuovi impianti per la produzione di biogas sul territorio del Comune.

La mozione viene motivata dal recente D.d.u.o. 15 maggio 2019 - n. 6785 -  “Disposizioni finalizzate a disciplinare l’organizzazione e lo svolgimento delle funzioni amministrative trasferite alle Province ed alle Città Metropolitane ai sensi dell’art. 16 della legge regionale n. 26/2003 in merito alle autorizzazioni di produzione di biometano da rifiuti”,  con il quale Regione Lombardia ha decretato: “di indicare che i criteri statali che definiscono il biometano quale prodotto, anche nel caso in cui derivi da un impianto di recupero di rifiuti, sono da individuarsi nel D.M. 2 marzo 2018 e nella relativa procedura operativa e di chiarire che le Autorità competenti debbano pertanto autorizzare la produzione di biometano, anche da impianti di trattamento dei rifiuti, utilizzando i citati criteri statali citati”.

“Tale provvedimento della Regione – sostengono i Pentastellati – è da ritenersi adottato in violazione della legge vigente, essendo viziato da eccesso di potere e da incompetenza.

Con la sentenza 28 febbraio 2018 n. 1229, infatti, il Consiglio di Stato ha stabilito che spetta allo Stato, e non alle Regioni, individuare i casi e le condizioni in cui un rifiuto può essere considerato “end of waste”, al termine di un processo di recupero. Quindi viene chiarito, in via definitiva, che il destinatario del potere di determinare la cessazione della qualifica di rifiuto è, per la Direttiva n. 2008/98/CE, lo “Stato”, che assume anche obbligo di interlocuzione con la Commissione. A seguito di tale sentenza, gli iter autorizzativi – in Lombardia – per la realizzazione di impianti per la produzione di biometano sono stati “bloccati” dalle province stesse.

Il Gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle ha già provveduto ad inviare una lettera al Presidente Fontana e all’Assessore Cattaneo al fine di richiedere l’annullamento in autotutela di detto decreto.
Siamo al corrente, a seguito della risposta ad una nostra precedente interrogazione, che non vi sono richieste di nuovi insediamenti in corso, tuttavia abbiamo voluto richiedere al Sindaco reggente, l’impegno a far valere e ribadire l’illegittimità del provvedimento adottato da Regione Lombardia, anche e soprattutto in forza del “principio di precauzione” che il TUEL indica tra le facoltà del Sindaco, in qualità di primo responsabile della salute dei cittadini del proprio Comune.”.
https://drive.google.com/file/d/1eAisVa9VQccnYZFGug2fUruBDsLQoT6z/view?usp=sharing