26 luglio 2013

Comunicato Stampa Movimento 5 Stelle Viadana - Microcriminalità nel nostro territorio

Comunicato Stampa Movimento 5 Stelle Viadana

Il gruppo di Lavoro del Movimento 5 Stelle Viadana sta lavorando in questi giorni alla creazione di un documento sul tema microcriminalità nel nostro territorio, con analisi e proposte concrete, da leggere e consegnare al Sindaco Penazzi nell'incontro pubblico del 2 Agosto all'Auditorium ITC alle 21,00 . (http://www.comune.viadana.mn.it/?q=content%2Fcom_lamministrazione-comunale-incontra-i-cittadini) . 
Chiunque desideri partecipare alla discussione e alla creazione del documento può farlo iscrivendosi alla nostra mailing list di Viadana Cinque Stelle inviando una mail a viadana5stelle@virgilio.it e chiedendo la possibilità di participare al dibattito fra i cittadini. 
Vi aspettiamo per contribuire al cambiamento culturale!!!!
Viadana siamo noi, perciò contribuiamo a cambiarla partecipando in modo concreto!

I partiti incassano 56 milioni di euro dalla Camera

I partiti incassano 56 milioni di euro dalla Camera


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I partiti pochi giorni fa hanno votato contro la proposta del M5S di sospendere la rata dei rimborsi elettorali di luglio. Ieri la presidenza della Camera ha "concretamente erogato56 milioni di euro ai partiti. Ora lo stesso avverrà al Senato per un totale di 91 milioni di euro. Il MoVimento 5 Stelle è l'unico a lasciare i soldi nelle casse dello Stato.
Il pdl di Al Tappone incassa 18,6 milioni di euro;
il pdmenoelle di Capitan Findus Letta, acclamato dai giornali come abolitore del finanziamento pubblico per un tweet, e dell'ebetino di Firenze incassa 18 milioni di euro;
la lega 5 milioni e 479 mila euro;
l'udc del dissolto Casini 3 milioni e 111 mila euro;
scelta civica 1 milione e 351 mila euro;
sel 1 milione e 123 mila euro;
fratelli d'Italia 442 mila e 868 euro.

La Costituzione stravolta nel silenzio

“La Costituzione stravolta nel silenzio”. L’appello contro la riforma presidenziale

Lucarelli, Salvi, Ingroia, La Valle, Giulietti e altri chiedono una firma per fermare la procedura di modifica della Carta messa in opera dalla maggioranza delle larghe intese. Che affossa l'articolo 138, umilia i parlamentari e tiene all'oscuro l'opinione pubblica. Mentre il Porcellum resta

Costituzione
Ignorando il risultato del referendum popolare del 2006 che bocciò a grande maggioranza la proposta di mettere tutto il potere nelle mani di un “premier assoluto”, è ripartito un nuovo e ancor più pericoloso tentativo di stravolgere in senso presidenzialista la nostra forma di governo, posponendo a questa la indilazionabile modifica dell’attuale legge elettorale. In fretta e furia e nel pressoché unanime silenzio dei grandi mezzi d’informazione la Camera ha iniziato a esaminare il disegno di legge governativo, già approvato dal Senato, di revisione della Costituzione inplateale violazione della disciplina prevista dall’articolo 138, che costituisce la “valvola di sicurezza” pensata dai nostri Padri costituenti per impedire stravolgimenti della Costituzione.
Ci appelliamo a voi che avete il potere di decidere, perché il processo di revisione costituzionale in atto sia riportato nei binari della legalità costituzionale. Chiediamo che l’iter di discussione del disegno di legge costituzionale presentato dal governo Letta segua tempi e modi rispettosi del dettato costituzionale (…). Chiudere, a ridosso delle ferie estive, la prima lettura del disegno di legge, contrastando con le finalità dell’articolo 138 della Costituzione, impedisce un vero e seriocoinvolgimento dell’opinione pubblica nel dibattito. In secondo luogo vi chiediamo di restituire al Parlamento e ai parlamentari il ruolo loro spettante nel processo di revisione della nostra Carta.
L’aver abbandonato la procedura normale di esame esplicitamente prevista dall’articolo 72 della Costituzione per l’esame delle leggi costituzionali, l’aver attribuito al governo un potere emendativo privilegiato, la proibizione di porre le questioni pregiudiziali, sospensive o di non passaggio agli articoli, l’ impossibilità per i singoli parlamentari di sub-emendare le proposte del governo o del comitato, la proibizione per i parlamentari in dissenso con i propri gruppi di presentare propri emendamenti, le deroghe previste ai regolamenti di Camera e Senato, costituiscono altrettante scelte che umiliano e comprimono l’autonomia e la libertà dei parlamentari e quindi il ruolo e la funzione del Parlamento.
Le conseguenze di tali scelte si riveleranno in tutta la loro gravità allorché, una volta approvato questo disegno di legge, l’istituendo comitato per le riforme costituzionali porrà mano alla riforma delle strutture portanti della nostra organizzazione costituzionale (dal Parlamento al presidente della Repubblica, dal governo alle Regioni) sulla base delle norme che oggi la Camera sta approvando in flagrante violazione dell’art. 138. (…) Vi chiediamo ancora che le singole leggi costituzionali, omogenee nel loro contenuto, indichino con precisione le parti della Costituzione sottoposte a revisione. (…) Non si tratta, in definitiva, di un intervento di “manutenzione” ma di una riscrittura radicale della nostra Carta non consentita dalla Costituzione, che apre ampi spazi all’arbitrio delle contingenti maggioranze parlamentari.
Chiediamo, infine, che nell’esprimere il vostro voto in seconda lettura del provvedimento di modifica dell’articolo 138, consideriate che la maggioranza parlamentare dei due terzi dei componenti le Camere per evitare il referendum confermativo, in ragione di una legge elettorale che distorce gravemente e incostituzionalmente la rappresentanza popolare, non coincide con la realtà politica del corpo elettorale del nostro Paese. Rispettare questa realtà, vuol dire esprimere in Parlamento un voto che consenta l’indizione di un referendum confermativo sulla revisione dell’articolo 138. È in gioco il futuro della nostra democrazia. Assumetevi la responsabilità di garantirlo.

16 luglio 2013

Ecco i costi della politica alla Camera

Costi della politica, Camera. M5S: “Ecco tutti gli stipendi dei dipendenti”

Riccardo Fraccaro, deputato membro dell'Ufficio di presidenza è stato incaricato di raccogliere i dati sulle spese di Montecitorio: "Abbiamo incontrato un muro di gomma. Nessuno vuole che si tocchino questi privilegi". Ecco la presentazione del primo dossier a 5 Stelle sull'argomento con un'ipotesi di riduzione

Deputati Movimento 5 stelle
Una Camera “oscura” di conti, stipendi e privilegi intoccabili al prezzo di 280 milioni all’anno. Il Movimento 5 Stelle racconta così l’entrata nelle istituzioni e il tentativo di realizzare uno dei punti chiave del loro programma: l’abbattimento dei costi della politica. Tetti retributivi e tagli alle indennità, l’ipotesi di riduzione delle spese è già sul tavolo dei parlamentari a 5 Stelle. E’ l’impresa che sognano, ma che ha già una prima difficoltà: la resistenza dei protagonisti.
Infografica di Pierpaolo Balani
Non volevano darci i dati ufficiali, siamo stati ostacolati in tutti i modi”, raccontano i deputati. Riccardo Fraccaro, membro dell’Ufficio di Presidenza e del Comitato per gli Affari del personale è stato il parlamentare incaricato di raccogliere le informazioni, ma il risultato è stato “trovare un muro di gomma” e uno status quo difficile da toccare. “Fraccaro”, ha denunciato Beppe Grillo sul blog, “ha chiesto di conoscere il trattamento retributivo nominativo percepito mensilmente da tutti i dipendenti appartenenti alle diverse qualifiche. Gli è stato risposto che in capo al deputato non esiste “un interesse giuridicamente rilevante alla conoscenza dei dati”.
All’appello mancano stipendi nominativi e il curriculum vitae dei dipendenti:”Nelle ultime ore”, ha dichiarato Riccardo Fraccaro, “è arrivata l’autorizzazione a pubblicare gli aumenti di stipendio e ci hanno dato accesso a 91 curriculum strutturali. E’ un passo avanti, ma non basta. Continueremo a chiedere”. Gli eletti a 5 Stelle hanno deciso di pubblicare un dossier sui costi di Montecitorio prima di affrontare la questione nell’ufficio di presidenza.
“Noi pensiamo”, ha continuato il deputato Fraccaro, “che questa crisi si debba combatterechiedendo a chi ha di più di dare di più. E possiamo farlo solo chiedendo coerenza. Vediamo quello che ho scoperto: il costo per il personale è di 280 milioni di euro. Per i dipendenti in pensione 220 milioni di euro. Se aggiungiamo le spese per i parlamentari, quasi 2\3 del bilancio della Camera è destinato a pagare dipendenti di Montecitorio”. Le proposte di riduzione e trasparenza sono state in parte accolte dagli altri partiti: “Il problema è che non hanno intenzione di essere efficaci veramente, ma vogliono fare scelte di facciata. Ho chiesto di vedere i curriculum, ma si sono opposti Pd e Sel. La Boldrini ha scelto invece di pubblicare le curve retributive fino al 35esimo anno di carriera, ma si tratta di una presa in giro: gli stipendi aumentano automaticamente e senza merito”. Secondo Fraccaro, l’intervento annunciato sulle curve retributive “non intacca i diritti acquisiti e i tagli si applicheranno solo ai futuri dipendenti e per quelli attuali non è stata accettata neppure l’introduzione di un tetto massimo. “Tra le proposte che abbiamo avanzato, c’è quella di inserire il merito nell’aumento di stipendio. Provvedimenti sono stati presi sulle ferie, maggiori rispetto ai dipendenti pubblici al di fuori della Camera. Un’altra battaglia: divieto di cumulare le pensioni con ulteriori incarichi. Poi temporaneità degli incarichi e dei vicesegretari generali.Temporaneità che permette di non creare poli di potere“. 
La denuncia del Movimento 5 Stelle riguarda tutta l’attività parlamentare. “L’ufficio di presidenza”, ha aggiunto Luigi Di Maio, vice presidente della Camera, “non ha fatto che approvare privilegi. Tanti i capitoli da affrontare. Intanto i vitalizi ci costano 91,8 milioni di euron e con la nostra proposta di stipendi ridotti potremmo risparmiare 42 milioni di euro”. Per stipendi e pensioni di dipendenti, parlamentari ed ex vanno via 784 mln l’anno mentre gli stipendi apicali dei consiglieri ammontano a quasi 400mila. C’è poi il capitolo dell’affitto degli immobili, che costa alla Camera, “dunque ai cittadini, 30 milioni di euro l’anno”. Soldi spesi, a detta dei 5 Stelle, in barba a possibili e semplici risparmi. “Gli uffici degli ex presidenti Bertinotti e Fini sono incredibilmente ancora qui: 10 stanze del Theodoli-Bianchelli. Senza dimenticare gli appartamenti dei questori: la scorsa legislatura erano a palazzo Marini 1, edificio poi dismesso, ci si è affrettati ad adeguare il nuovo palazzo: costo 200 mila euro. Inizia nuova legislatura: li dismettiamo”. Spazi che Di Maio propone di utilizzare per farli diventare uffici, aspettando che scadano i gli affitti senza possibilità di recesso..
Tanti gli sprechi denunciati: “Qui dentro si stampano atti parlamentari per 9 milioni di euro, è giunto il momento di informatizzarci. Si spendono ogni anno 4 milioni per l’acquisto software, noi proponiamo di usare i software open source. Poi l’assicurazione per la vita ci costa 110 milioni di euro. Si regge sui contributi dei parlamentari” . Nel dossier presentato alla stampa anche una lista di proposte: “Noi vogliamo aggredire i diritti acquisiti. Non lo dico solo per la Camera dei deputati. I vitalizi ad esempio sono una spesa enorme e credo che potremmo affrontare un ricorso per l’abolizione. Se non cominciamo, scarichiamo sempre sulla generazione futura”. Ci sono poi le erogazioni ad enti esterni: 100 mila euro per il circolo di Montecitorio, 20 mila per il rettore della Chiesa San Gregorio Nazianzeno, 260 mila per l’Unione Interparlamentare. Altri risparmi, secondo il dossier, si potrebbero ottenere intervenendo sui contributi alle assicurazioni dei parlamentari e tagliano di qualche punto percentuali altre spese: per esempio, 7,1 milioni di euro l’anno per le pulizie, 3,8 per la gestione dei servizi informatici più altri 3,1 per la manutenzione software ed hardware, 3 milioni di euro per l’ufficio stampa
Ecco i primi dati che il Movimento 5 Stelle ha potuto consultare:
Il personale e i livelli retributivi
I dipendenti pubblici in servizio alla Camera sono 1521, divisi in cinque livelli a cui corrispondono diverse retribuzioni. Al quinto livello troviamo 183 consiglieri parlamentari: 121 generali, 33 con la funzione di stenografi, 18 bibliotecari e 8 tecnici. Questi arrivano a guadagnare fino a 400 mila euro lordi all’anno a fine carriera, dopo 41 anni di servizio. Cominciano guadagnando € 2.920,44 netti al mese, e poi ogni due anni scatta l’aumento di stipendio. Così dopo 25 anni passano a 341, 947 annuali lordi. A cui si aggiunge, per 170 circa di loro, l’indennità di funzione che aumenta secondo il grado. Si parte con circa 3900 euro lordi per il segretario generale fino a scendere sui 600 euro mensili per le qualifiche minori.
Il quarto livello invece riguarda 293 dipendenti pubblici, che comprendono documentaristi, tecnici e ragionieri. Cominciano con uno stipendio di € 1.876,57 netti al mese e dopo 25 anni hanno un guadagno pari a 227 786 lordi all’anno. E a fine carriera arrivano a quasi 270mila euro. Senza dimenticare che 139 di questi godono di un aggiunta mensile, ovvero dell’indennità di funzione.
Il terzo livello: comprende  777 dipendenti che svoglono la professione di segretari, assistenti di settore, infermieri di reparto, coordinatori. Il loro stipendio è di 40 968 euro lordi iniziali all’anno per poi crescere fino a 167 400 euro a fine carriera. Di questi, 118 hanno lo stipendio aumentato grazie all’indennità di funzione.
Il secondo livello è composto da 262  persone tra segretari, assistenti parlamentari, collaboratori tecnici. La retribuzione iniziale è di circa 40mila euro all’anno lordi e a fine carriera arriva a 156mila euro circa. 
Il primo livello sono invece gli operatori tecnici. Un assunto risulta alla Camera, che guadagna dopo 25 anni circa 35 644 euro lordi.
Indennità
La proposta dei 5 Stelle riguarda anche la riduzione dell’indennità di funzione percepita dai dipendenti di Montecitorio. La spesa attuale complessiva arriva a 4 150 334, 16 euro lordi e l’idea è quella di dimezzarla a 2 594 534, 53 con riduzioni che vanno dal 70% per il segretario generale fino al 30% per i vice assistenti.

Emergenza Nubifragio area viadanese/casalasco del 13/07/2013

Comunicato Stampa M5S : Emergenza Nubifragio area viadanese/casalasco del 13/07/2013

In merito ai danni provocati dal violento nubifragio di Sabato 13/07/2013 nella zona del Viadanese, Casalasco e bassa Reggiana, il MoVimento 5 Stelle Viadana avvisa che si sono mobilitati il Senatore del M5S Luigi Gaetti (vice presidente Commissione Agricoltura) che lunedì 15/07 alle 21,00 ha parlato in Senato con un intervento di fine seduta, della violenta tempesta e dei disastrosi danni all'agricoltura nel viadanese-casalasco, e il Consigliere Regionale del M5S Andrea Fiasconaro, il quale ha dato piena disponibilità ad incontrare le istituzioni locali e i sindaci delle aree colpite. Mercoledì 17 Luglio il M5S Lombardia porterà in Commissione Agricoltura la questione con i dati raccolti con l'aiuto dei cittadini e le segnalazioni dei danni degli agricoltori.
Per informazioni o richieste di contatto con i nostri eletti si prega di scrivere a viadana5stelle@virgilio.it.


MoVimento 5 Stelle Viadana

13 luglio 2013

TEMPORALI OGLIO PO-CASALASCO: COMUNICAZIONE URGENTE MOVIMENTO 5 STELLE VIADANA

COMUNICAZIONE URGENTE MOVIMENTO 5 STELLE VIADANA:
In merito al disastroso temporale di stamattina nella zona del viadanese/casalasco/cremonese, il consigliere regionale mantovano del M5S Andrea Fiasconaro sta raccogliendo informazioni di ogni tipo per portare eventuali emergenze in Regione.
Aziende, privati, agricoltori o chiunque abbia bisogno o voglia segnalare emergenze ci scriva a viadana5stelle@virgilio.it e passeremo tutto il materiale al nostro consigliere.
Purtroppo già stamattina la nostra capogruppo Silvana Carcano ha visitato alcune zone del cremonese, incontrando alcune istituzioni locali e riscontrando danni importanti su terreni agricoli e aziende.
Facciamo Rete e diffondiamo per portare eventuali emergenze in Regione.
Movimento 5 Stelle Viadana

11 luglio 2013

EMERGENZA ARGINI SAN MATTEO-CIZZOLO: IL M5S DEPOSITA INTERROGAZIONE


Fiasconaro (M5S Lombardia) e Carra (Pd Lombardia). 

Confluenza Oglio e Po, 

risolvere i problemi idrogeologici 

Il consigliere regionale di Movimento 5 Stelle Andrea Fiasconaro, insieme al consigliere regionale del PD Marco Carra e su invito dell'Associazione "Noi, Ambiente e Salute" e di cittadini residenti nella zona, ha depositato una interrogazione a risposta scritta sui problemi idrogeologici nell’area tra la confluenza dei fiumi Oglio e Po nel tratto di San Matteo delle Chiaviche e Cizzolo.
“Il tratto di argine maestro è danneggiato, la sponda interna sta franando nonostante i lavori di consolidamento effettuati nel 2012 con spese importanti”, spiega Andrea Fiasconaro.

“La regione Lombardia dovrebbe garantire risorse fresche per 600 mila euro. Proprio per questo chiediamo di sapere con certezza quando inizieranno i lavori di ripristino e messa in sicurezza dell’argine e di valutare eventuali responsabilità per lo smottamento solo apparentemente consolidato nel 2012. Chiediamo poi lumi su eventuali piani di evacuazione della zona in caso di alluvione e un incontro tra le istituzioni e i residenti per discutere in  che modo si intende affrontare la problematicità idrogeologica del territorio”, conclude il consigliere del Movimento 5 Stelle.


8 luglio 2013

Incontro Pubblico M5S Viadana - Martedi 9 Luglio 2013 Ore 21,30

Incontro Pubblico M5S Viadana
Martedi 9 Luglio 2013 Ore 21,30
Sala Civica Galleria Virgilio
Piazza Matteotti, Viadana (Mantova)

3 luglio 2013

INTERROGAZIONE DEL M5S IN REGIONE IN DIFESA DELL'OSPEDALE OGLIO PO

COMUNICATO STAMPA MOVIMENTO 5 STELLE : 
INTERROGAZIONE DEL M5S IN REGIONE IN DIFESA DELL'OSPEDALE OGLIO PO


M5S Lombardia accogliendo le sollecitazioni di alcuni comitati locali, su iniziativa del consigliere Andrea Fiasconaro, ha depositato, una interrogazione a risposta scritta sul ridimensionamento dei servizi offerti dall’Ospedale Oglio Po.
Andrea Fiasconaro, consigliere M5S Lombardia, dichiara:  “Siamo preoccupati. Sul tema ci giungono segnali opposti: l’ Azienda Ospedaliera di Cremona, col POA(Piano Organizzativo Aziendale) approvato il 31 Gennaio 2013, sembrerebbe orientata al depotenziamento della struttura, mentre l’Assessore regionale alla salute Mario Mantovani, con una dichiarazione alla stampa, garantiva il suo potenziamento. Proprio per questo abbiamo depositato una interrogazione a risposta scritta. L’Assessore deve spiegare nero su bianco quale sarà la sorte dell’Ospedale Oglio Po. Per M5S il presidio pubblico deve continuare a offrire servizi ai cittadini. La Lombardia, in un momento di forte crisi, deve investire con decisione su di una sanità pubblica e diffusa capillarmente sul territorio”.


STOP AGLI INCENERITORI IN LOMBARDIA GRAZIE AL M5S

COMUNICATO STAMPA MOVIMENTO 5 STELLE VIADANA : 
STOP AGLI INCENERITORI IN LOMBARDIA GRAZIE AL M5S


Il M5S Viadana annuncia che in data 2 Luglio è stata approvata in Regione Lombardia una mozione proposta dal MoVimento 5 Stelle (con il voto unanime di Pd, PdL, Lista Ambrosoli, Lega e Civica Maroni ) che blocca l'ampliamento di tutti gli inceneritori presenti in Lombardia.
Il provvedimento prevede che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti dia priorità alle politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni che si distinguono per virtuosità nella raccolta differenziata.
La Regione Lombardia si impegna a verificare la possibilità di passare ad un nuovo sistema integrato di gestione del rifiuto che marginalizzi il ricorso alla discarica e superi, gradualmente ma in modi e tempi certi, la pratica dell'incenerimento dei rifiuti.
Per chi come noi ha dedicato gran parte del proprio impegno civile nella lotta all'incenerimento dei rifiuti l'approvazione di questo provvedimento rappresenta un obiettivo importantissimo.

MoVimento 5 Stelle Viadana

2 luglio 2013

Comunicato stampa M5S Viadana su crisi amministrazione viadanese


Comunicato Stampa 
MoVimento 5 Stelle Viadana
Oggetto:Crisi amministrazione viadanese

Ormai da mesi assistiamo a consigli comunali che invece di essere incontri istituzionali in cui si prendono provvedimenti per i cittadini, sono diventati incontri di pugilato tra PD e il sindaco o sedute di battaglie navali tra partiti, con strategie e mosse per ferire l'avversario, senza colpirlo (volutamente) in modo definitivo.
Chiediamo gentilmente al gruppo consiliare PD di chiudere definitivamente questa situazione di stallo politico-amministrativo e sfiduciare il sindaco una volta per tutte se lo ritengono veramente necessario, avviando la fase verso il commissariamento per tornare alle urne appena le normative in merito lo prevedano.
Chiediamo oltre modo alle forze di minoranza di non abbandonare i lavori delle future sedute consiliari per protesta, perché rischierebbero di diventare a loro volta complici di questo stallo politico.
Tornando alle urne ogni forza politica presenterà la propria proposta di governo e i cittadini torneranno ad avere un'amministrazione solida e stabile che goda della fiducia della propria maggioranza.

E' un dovere verso tutti i cittadini, in particolare per coloro che sono con l'acqua alla gola e che delle diatribe tra forze politiche non sanno che farsene. 
MoVimento 5 Stelle Viadana
www.viadana5stelle.blogspot.it
viadana5stelle@virgilio.it