31 gennaio 2012

I parlamentari si tagliano lo stipendio. Ma è un bluff

La sforbiciata alla busta-paga equivale all'aumento percepito nel 2012. Quindi da dicembre ad oggi non è cambiato nulla
parlamentari spumante e1327968883720 500x314 I parlamentari si tagliano lo stipendio. Ma è un bluffÈ bastato annunciarlo per far credere che fosse vero: “finalmente anche i politici si tagliano lo stipendio”. Si tratta di 1.300 euro lordi, circa 700 netti al mese. Una magra consolazione per tutti i cittadini che sono chiamati a fare sacrifici, di fronte ad una “casta” che difende l’indifendibile. Una consolazione ancora più magra quando si viene a scoprire che il taglio è un vero e proprio bluff.
Via i vitalizi, più soldi ai parlamentari. Torniamo per un attimo a dicembre: vi ricordate tutta la polemica per l’eliminazione dei vitalizi e sul passaggio dal sistema retributivo e a quello contributivo per i parlamentari? Bene, quella riforma ha da una parte eliminato i privilegi di cui godevano deputati e senatori riguardo al periodo successivo all’incarico parlamentare (riducendo, tra le altre cose la pensione di quasi la metà del valore attuale), ma ha permesso l’emersione di una quota di reddito precedentemente impiegata per il versamento del contributo per il vitalizio. In pratica, i nostri eletti si sarebbero ritrovati con 700 euro in più in busta-paga.
Cambiare tutto per non cambiare niente. Così, per evitare che la notizia dell’aumento dello stipendio venisse alla luce (ma su Facebook è già spuntata la pagina del Movimento Anticasta Italiano), i parlamentari hanno provveduto ad eliminare l’aumento appena percepito. “Si tratta di decisioni definitive e ad effetto immediato”, ha spiegato il vicepresidente Rocco Buttiglione al termine della riunione di ieri a Montecitorio. Il taglio varrà per tutti i deputati, mentre si dovrà aggiungere un ulteriore taglio del 10% per quei deputati che svolgono un ruolo ulteriore, come i presidenti di commissione. Insomma, da dicembre ad oggi, deputati e senatori si ritroveranno con lo stesso stipendio. Cambia solo un aspetto: il rimborso per le spese destinate ai collaboratori parlamentari sarà per metà forfettario (ora lo è al 100%) e per l’altra metà dovrà documentato o con l’assunzione del collaboratore o con la documentazione delle spese sostenute. I soldi risparmiati? Secondo il questore del Pdl, Antonio Mazzocchi, questi 1.300 euro che verranno tagliati saranno accantonati in un fondo a tutela di eventuali ricorsi da parte dei deputati. Dov’è quindi il risparmio per le casse dello Stato?
Fare bella figura, gratis. “Se la notizia degli stipendi aumentati fosse uscita, li avrebbero linciati”, spiega Franco Bechis, vice direttore di Libero, sul suo blog. “Così hanno deciso non di tagliarsi lo stipendio, ma di rinunciare a quell’aumento. Provando a fare bella figura”. Gratis

Campagna di obbedienza civile

Campagna di obbedienza civile
Logo_campagna_Mauro_Forte
Applicare il referendum
Con la pubblicazione, in data 20 luglio 2011, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 è stata
sancita ufficialmente la vittoria referendaria e l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di
caricare sulle nostre bollette anche la componente della “remunerazione del capitale investito”.
Se non saranno le istituzioni a far rispettare l’esito del referendum, saranno le cittadine e i cittadini
a farlo.
Per questo lanciamo la campagna di obbedienza civile: ovvero il rispetto della volontà popolare eliminando
il profitto dalle bollette.

Perchè una campagna di "obbedienza civile"

La “remunerazione del capitale investito”, che ricordiamo, è pari al 7% della sommatoria degli
investimenti effettuati nel periodo di affidamento al netto degli ammortamenti, nella generalità dei
casi, incide sulle nostre bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del gestore, fra il 10% e
il 20%.
Il referendum era stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’acqua non si
devono fare profitti! E la risposta dei cittadini (95,8% a favore della cancellazione del profitto) non
lascia alcun dubbio sull’opinione, praticamente unanime, del popolo italiano.
Oggi, a distanza di alcuni mesi, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore abbia
applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico. In
altre parole tutti i gestori del servizio idrico italiano hanno ignorato con pretestuose argomentazioni
l’esito referendario.
Questo non può essere accettato!
Perciò chiediamo a tutti i cittadini italiani utenti del servizio idrico di aderire alla campagna di “obbedienza
civile”

In cosa consiste la campagna di "obbedienza civile"

La campagna di “obbedienza civile” consiste nel pagare le bollette, relative ai periodi successivi
al 21 luglio 2011, applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del
capitale investito”.
E’ stata chiamata di “obbedienza civile” perché non si tratta di “disubbidire” ad una legge ingiusta,
ma di “obbedire” alle leggi in vigore, così come modificate dagli esiti referendari.
Lo scopo principale della campagna di “obbedienza civile” è ovvio:
ottenere l’applicazione del risultato che è inequivocabilmente scaturito dai referendum.
Con la mobilitazione attiva di centinaia di migliaia di cittadini ci proponiamo di attivare una forma
diretta di democrazia dal basso, auto-organizzata, consapevole e indisponibile a piegare la testa ai
diktat dei poteri forti di turno.
Ci proponiamo anche di dare una risposta all’evidente crisi della democrazia rappresentativa
dei partiti, ormai diventata impermeabile non solo alle istanze della società, ma persino ai
formali esiti delle consultazioni codificate nella nostra Carta Costituzionale, come appunto i
referendum abrogativi.

Dal 1 Gennaio 2012 parte in tutta Italia la campagna di “obbedienza civile”.
Unisciti anche tu!
Fuori l’acqua dal mercato fuori i profitti dall'acqua

30 gennaio 2012

LA CASTA HA PAURA DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Dal blog beppegrillo.it


I sondaggi danno il MoVimento 5 Stelle in forte crescita, superiore al 7%. Una soluzione venefica per il Sistema che con l'ingresso in Parlamento nel 2013 di 40 cittadini non soggetti ai giochi di potere sarebbe FINITO. Se il M5S fa il 7%, la paura fa 90. Questa previsione ha avuto per i partiti e per i media l'effetto di un elettroshock. I politici e le lobby, non potendo più ignorare un fenomeno imprevedibile, incontrollabile e assente dal programma della P2, sono passati alla fase diffamatoria. Alla ricerca del pelo dell'uovo, di frasi estrapolate dal blog e reinterpretate. Alla caccia di grillini che non si sentono più grillini. I giornali e le televisioni conoscono alla perfezione il loro mestiere di macchine della merda, Feltri con Boffo in confronto era un dilettante. In particolare i quotidiani della sinistra eccellono. Progressisti con il culo degli altri, sanno fare molto bene il loro lavoro di sputtanatori mettendosi su un piedistallo.
La macchina della merda che vede in prima fila vignettisti grandi firme, pennivendoli della Repubblica e dell'Unità, ma anche, in varia misura, di tutti gli altri giornali, si è mossa all'unisono. L'obiettivo, neppure nascosto, è quello di staccare Grillo dall'opinione pubblica e di far rientrare i "bravi ragazzi" del M5S nel recinto progressista, razionale del Pdmenoelle benedetto da Napolitano, ma anche nella nuova destra rosè di Fini che ha diviso il talamo (nella parte di Ruby ) con Berlusconi per vent'anni.
In poche settimane sono stato etichettato prima "evasore" e "terrorista" per una frase quasi banale su Equitalia "Se Equitalia è diventata un bersaglio bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze", poi attaccato per una pornostar in lista per il M5S per le prossime comunali a La Spezia (notizia falsa... peccato) dai nostalgici del bunga bunga, quindi additato come razzista per aver scritto che la cittadinanza automatica agli stranieri nati in Italia è oggi un oggetto di distrazione che serve solo ai partiti per prendere voti. A proposito, chi ha scritto la legge "Bossi- Fini", forse proprio Fini? Proprio lui? Io non sono per nulla contrario alla cittadinanza per gli immigrati, ma vanno valutati modi e tempi a livello europeo. Perché invece delle manfrine, delle cittadinanze onorarie, dei banchetti a uso elettorale, non è stata messa in discussione dai partiti a Bruxelles? Meglio le solite sceneggiate del Pdmenoelle con banchetti e abbracci.
"E' il potere dei più buoni" come cantava Gaber "penso alle nuove povertà che danno molta visibilità". Ultima porcata la Tav in Val di Susa, uno spaventoso scempio economico, ambientale, ma soprattutto della democrazia. Per un accenno alla geometrica potenza, mi ritrovo brigatista. Non mi fermerete e soprattutto non fermerete i cittadini. Nel frattempo continuate a scrivere cazzate, è la sola cosa che un servo può fare.

27 gennaio 2012

Nuova scossa di terremoto, magnitudo 5.4. Epicentro in provincia di Parma

Nuova scossa di terremoto avvertita in tutto il nord Italia: secondo le primissime stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) si è trattato di un evento sismico di magnitudo 5.4, avvenuto a circa 60,8 chilometri di profondità, nella zona confine fra la provincia di Parma (a Frignano) e l’Appennino tosco emiliano.
Anche a Viadana è stata percepita più forte di quella di mercoledì che era magnitudo 4.9.
Salvatore Barbo, dell’Istituto nazionale di geofisica: “C’è una sequenza in atto in Emilia Romagna e ulteriori scosse dopo quelle di due giorni fa sono normali. Di solito la scossa avviene a 20-30 chilometri di profondità ma crea più danni per le cose e le persone. Il terremoto è dovuto al sottoscorrimento degli Appennini e ulteriori scosse potrebbero durare anche per diverse settimane”.

 Ecco due indicazioni che possone essere d'aiuto in caso di emergenza.

Fonte: Protezione Civile italiana

Cosa fare in caso di terremoto

Il terremoto lascia pochi istanti di tempo per decidere cosa fare e come comportarsi. Spesso la reazione umana al presentarsi del fenomeno sismico è istintiva e non sempre razionale. Il primo consiglio è quello di mantenere la lucidità e agire senza farsi prendere dal panico. Pubblichiamo una lista di suggerimenti e informazioni utili su come comportarsi in caso di terremoto.

Uscire dall'abitazione

  • Nel più breve tempo possibile abbandonare l'abitazione. Evitare di perdere tempo a raccogliere oggetti preziosi, vestiti o soldi. Pensare alle persone e prendere la via di fuga, in fretta ma anche con la prudenza e con le dovute precauzioni del caso. Occorre mantenere nervi saldi e lucidità. Il panico miete più vittime del terremoto stesso.
  • Non precipitarsi sulle scale ed evitare di usare l'ascensoreIn caso di forte terremoto le scale sono le prime a cedere, facendo cadere nel vuoto cose e persone. Fare molta attenzione. Evitare di usare le scale in massa, il sovrappeso può causare il crollo. Evitare di usare l'ascensore. La cabina dell'ascensore può staccarsi dal suo percorso a causa del sisma e cadere, oppure bloccarsi per mancanza di energia elettrica.
  • Fare attenzione al pavimentoIl terremoto può modificare radicalmente l'abitazione e la mappa mentale della propria casa non è più valida. Alcuni punti deboli, come il pavimento, possono cedere lasciando voragini. Il pericolo di non accorgersi dei cedimenti al pavimento e cadere nel vuoto è molto alto nelle ore notturne, soprattutto se presi dal panico.

Se la via di fuga da casa è difficile da prendere

  • Ripararsi sotto un tavoloIl tavolo ripara dalla caduta del soffitto sovrastante e degli oggetti situati sopra i mobili. Allontanarsi dai mobili sulle pareti della casa, sono i primi a spostarsi e cadere in avanti durante il terremoto.
  • Ripararsi sotto il vano di una portaRipararsi immediatamente sotto il vano di una porta inserita tra le mura portanti (quelle più spesse). Il vano della porta può proteggere da eventuali cedimenti del soffitto e del pavimento, essendo un punto più rinforzato rispetto alle stanze.

Se ci si trova all'aperto

  • Allontanarsi in fretta da costruzioni e linee elettricheIl pericolo d'essere travolti o colpiti da materiale in caduta è molto alto. Trovare uno spazio sulla terra ferma a cielo aperto (piazza, strada, giardini). Evitare di sostare su ponti, terrazze e ovunque possano verificarsi cedimenti nella parte sottostante.
  • Allontanarsi dalla riva del mare e dai bordi dei laghi
    Le scosse possono provocare fenomeni simili a tsunami, mettendo in serio pericolo l'incolumità delle persone.

Come aiutare chi ha bisogno

  • Aiutare le persone ferite
    Non spostare i feriti molto gravi, potreste aggravare le loro condizioni.
  • Evitare di curiosare nelle zone dei disastri
    Potrete seriamente intralciare il lavoro dei soccorsi.
  • Aiutare i soccorsi organizzati
    Mettersi a disposizione delle forze di soccorso o della Protezione civile e attenersi alle loro disposizioni o richieste. Soltanto un aiuto organizzato e collettivo può garantire efficacia nei soccorsi.
  • Non usare il telefono per contattare parenti o amici
    Lasciare libere le linee telefoniche per i soccorsi.
  • Evitare di usare le strade
    Devono essere lasciate libere per il transito dei mezzi di soccorso.

Cosa fare prima del terremoto

  • Edifici e costruzioni antisismiche
    Non è possibile prevedere con certezza dove e con quale forza un sisma andrà a colpire. E' buona norma sottoporre a periodici controlli le proprie abitazioni.

Per non dimenticare quanto possono essere criminali e pazzi gli essere umani.




fonte : wikipedia


Il 5 agosto 1938 sulla rivista La difesa della razza viene pubblicato il seguente manifesto:







« Il ministro segretario del partito ha ricevuto, il 26 luglio XVI, un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle università italiane, che hanno, sotto l'egida del Ministero della Cultura Popolare, redatto o aderito, alle proposizioni che fissano le basi del razzismo fascista.
  1. LE RAZZE UMANE ESISTONO. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi. Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti.
  2. ESISTONO GRANDI RAZZE E PICCOLE RAZZE. Non bisogna soltanto ammettere che esistano i gruppi sistematici maggiori, che comunemente sono chiamati razze e che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche ammettere che esistano gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, i mediterranei, i dinarici, ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni. Questi gruppi costituiscono dal punto di vista biologico le vere razze, la esistenza delle quali è una verità evidente.
  3. IL CONCETTO DI RAZZA È CONCETTO PURAMENTE BIOLOGICO. Esso quindi è basato su altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione, fondati essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Però alla base delle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza. Se gli Italiani sono differenti dai Francesi, dai Tedeschi, dai Turchi, dai Greci, ecc., non è solo perché essi hanno una lingua diversa e una storia diversa, ma perché la costituzione razziale di questi popoli è diversa. Sono state proporzioni diverse di razze differenti, che da tempo molto antico costituiscono i diversi popoli, sia che una razza abbia il dominio assoluto sulle altre, sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine, che persistano ancora inassimilate una alle altre le diverse razze.
  4. LA POPOLAZIONE DELL'ITALIA ATTUALE È NELLA MAGGIORANZA DI ORIGINE ARIANA E LA SUA CIVILTÀ ARIANA. Questa popolazione a civiltà ariana abita da diversi millenni la nostra penisola; ben poco è rimasto della civiltà delle genti preariane. L'origine degli Italiani attuali parte essenzialmente da elementi di quelle stesse razze che costituiscono e costituirono il tessuto perennemente vivo dell'Europa.
  5. È UNA LEGGENDA L'APPORTO DI MASSE INGENTI DI UOMINI IN TEMPI STORICI. Dopo l'invasione dei Longobardi non ci sono stati in Italia altri notevoli movimenti di popoli capaci di influenzare la fisionomia razziale della nazione. Da ciò deriva che, mentre per altre nazioni europee la composizione razziale è variata notevolmente in tempi anche moderni, per l'Italia, nelle sue grandi linee, la composizione razziale di oggi è la stessa di quella che era mille anni fa: i quarantaquattro milioni d'Italiani di oggi rimontano quindi nella assoluta maggioranza a famiglie che abitano l'Italia da almeno un millennio.
  6. ESISTE ORMAI UNA PURA "RAZZA ITALIANA". Questo enunciato non è basato sulla confusione del concetto biologico di razza con il concetto storico–linguistico di popolo e di nazione ma sulla purissima parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni popolano l'Italia. Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo di nobiltà della Nazione italiana.
  7. È TEMPO CHE GLI ITALIANI SI PROCLAMINO FRANCAMENTE RAZZISTI. Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l'indirizzo ariano–nordico. Questo non vuole dire però introdurre in Italia le teorie del razzismo tedesco come sono o affermare che gli Italiani e gli Scandinavi sono la stessa cosa. Ma vuole soltanto additare agli Italiani un modello fisico e soprattutto psicologico di razza umana che per i suoi caratteri puramente europei si stacca completamente da tutte le razze extra–europee, questo vuol dire elevare l'italiano ad un ideale di superiore coscienza di se stesso e di maggiore responsabilità.
  8. È NECESSARIO FARE UNA NETTA DISTINZIONE FRA I MEDITERRANEI D'EUROPA (OCCIDENTALI) DA UNA PARTE E GLI ORIENTALI E GLI AFRICANI DALL'ALTRA. Sono perciò da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l'origine africana di alcuni popoli europei e comprendono in una comune razza mediterranea anche le popolazioni semitiche e camitiche stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamente inammissibili.
  9. GLI EBREI NON APPARTENGONO ALLA RAZZA ITALIANA. Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuori del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani.
  10. I CARATTERI FISICI E PSICOLOGICI PURAMENTE EUROPEI DEGLI ITALIANI NON DEVONO ESSERE ALTERATI IN NESSUN MODO. L'unione è ammissibile solo nell'ambito delle razze europee, nel quale caso non si deve parlare di vero e proprio ibridismo, dato che queste razze appartengono ad un ceppo comune e differiscono solo per alcuni caratteri, mentre sono uguali per moltissimi altri. Il carattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall'incrocio con qualsiasi razza extra–europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani. »


Elenco dei 10 scienziati italiani firmatari del manifesto della razza

 

Intellettuali e personalità che pubblicamente sostennero le leggi razziali

Alcune fonti riportano un elenco di personalità stilato da alcuni storici e giornalisti, tra cui il saggista Franco Cuomo nel libro I Dieci. Chi erano gli scienziati italiani firmatari del manifesto della razza,[5] che aderirono ufficialmente al manifesto oppure sostennero pubblicamente le leggi razziali fasciste. I più noti sono:









Complici di una strage

Dopo la fine del regime fascista la reale adesione di alcune di queste persone alle leggi fasciste è stata tuttavia messa in dubbio, a volte dagli stessi "firmatari" che hanno negato di aver sostenuto le norme affermando invece che i loro nomi erano stati inclusi senza consenso, in altri casi da storici successivi. Dopo la pubblicazione del manifesto, furono pubblicati su quotidiani e riviste i nomi dei supposti sostenitori della norma, per un totale di 180 scienziati a cui si aggiungevano 140 personalità della politica, del giornalismo e vari intellettuali.[8]

Elenco dei principali documenti e regi decreti legge in chiave razziale

CI SONO I SOLDI: ORA VOGLIAMO LE CASE DELL'ACQUA A VIADANA

AL PREFETTO DI MANTOVA
 AL SINDACO DI VIADANA  
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA  
AL DIRETTORE GENERALE ASL DI MANTOVA
 Viadana, 20/01/2012
OGGETTO: EMERGENZA ACQUA CON VALORI DI ARSENICO FUORI LEGGE
       Con riferimento al fatto che in una larga area del territorio comunale di Viadana, sede delle frazioni Nord la popolazione essendo sprovvista di acquedotto utilizza acqua prelevata direttamente in falda con parametri di arsenico notevolmente oltre i limiti consentiti dalla legge:
-      considerato che le sottoscritte associazioni, movimenti politici e singoli cittadini hanno in più riprese sollecitato gli enti responsabili affinché vengano adottati provvedimenti tesi a salvaguardare la salute e l'incolumità degli esseri umani e non soltanto deroghe transitorie che non risolvono il problema, senza però ottenere effetti concreti;
-      sapendo che la Regione Lombardia ha recentemente concesso contributi a fondo perduto per 800.000 Euro (Delibera di Giunta n. 2553 del 24/11/2011) ottenuti anche dalla nostra Provincia per la realizzazione di distributori di acqua potabile meglio conosciuti come “Case dell'acqua” che sicuramente possono risolvere temporaneamente le problematiche in oggetto;
-      visto che il Consiglio Comunale di Viadana ha già deliberato in due occasioni, sollecitato soprattutto dalla cittadinanza, provvedimenti per la realizzazione di tali strutture senza dar seguito materiale a tale impegno per la ripetuta lamentata mancanza di fondi;

CHIEDIAMO
Che venga dato immediato seguito all'impegno per la realizzazione di distributori di acqua potabile su tutto il territorio Comunale di Viadana, attingendo dal contributo regionale, a partire dalle frazioni sprovviste di acquedotto per porre finalmente fine alla emergenza arsenico che minaccia e danneggia la salute pubblica. Si rimane in attesa di risposta.
NONSOLOVERDI PER VIADANA
MOVIMENTO 5 STELLE PER VIADANA
ITALIA NOSTRA VIADANA