"Carmine Tipaldi,
assessore viadanese alle nuove povertà, nella sua lettera del 19 ottobre spiega
con dovizia di particolari come è avvenuto lo scambio elettorale tra lui e il
sindaco Penazzi. Uno scambio tutto privato fondato sulla convinzione che 350
schede elettorali della lista civica Porta Nuova portanti la preferenza Tipaldi
sia naturale considerarla come fatto privato, cioè più o meno come proprietà da
usare a proprio piacimento. E così è stato.
I cittadini che hanno votato Porta
Nuova con un programma definito sono stati trasformati in merce di scambio
politico per il semplice fatto di aver espresso la preferenza a Carmine
Tipaldi. Ed è sempre quest'ultimo a spiegare che grazie a questo scambio gli
viene finalmente riconosciuto l'attuale ruolo che occupa nell'amministrazione
comunale, cioè di assessore alle nuove povertà che affianca o integra il
normale assessorato al “Welfare comunale” retto da un diverso assessore. Credo
che sia l'unico esempio in Italia. Di che voti sta parlando Carmine Tipaldi?
Cosa
lo legittima a pensare che siano esclusivamente suoi quei voti di preferenza e
non appartenenti al gruppo politico per il quale era candidato? Che quei voti e
preferenze possano venire dalla numerosa comunità di cittadini viadanesi di
origine cutrese e isolitana non legittimano ad utilizzarli come proprietà
privata da scambiare a proprio piacimento. Solo una visione distorta e un po'
sinistra della politica può legittimare una tale lettura. E se ciò avviene in
un'area della provincia di Mantova fortemente esposta alle infiltrazioni della
'ndrangheta come le cronache viadanesi testimoniano c'è di che preoccuparsi. È
noto che a Viadana forze politiche e attivisti democratici abbiano proposto di
realizzare il questionario volto a verificare la percezione delle mafie tra i
cittadini così com'è avvenuto in altri comuni mantovani nei mesi scorsi.
Argomento che non ha ancora ricevuto una risposta chiara da parte
dell'amministrazione Penazzi.
Onde evitare facili strumentalizzazioni invito
l'assessore Tipaldi a farsi promotore e garante della realizzazione del
questionario dell'FDE e contribuire ad una sacrosanta campagna antimafia nel
comune che amministra. Fatto che contribuirebbe a combattere quelle
infiltrazioni criminali di cui i sindaci di Cutro e Isola Capo Rizzuto danno
grande prova e fare in modo che i “gemellaggi” che Viadana ha con i due comuni
crotonesi si trasformi in una comune lotta democratica.
Affinchè le scelte
coraggiose di Carolina Girasole e Giuseppe Migale trovino una solida
corrispondenza anche al Nord. Superando così quell'antimafia di facciata di cui
troppi ancora retoricamente vantano. Regione Lombardia docet."
Claudio Meneghetti
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