10 maggio 2020

DR. LORENZO GARDINI - CANDIDATO SINDACO M5S VIADANA - COVID 19 FASE 2: PREPARARCI ORA PER NON ESSERE COLTI IMPREPARATI DOPO.



Dopo lunghe settimane di straordinario lavoro per contrastare il Coronavirus da parte delle Istituzioni e delle Strutture sanitare, mi sono chiesto quanto siamo riusciti ad imparare, non solo per poterlo evitare in futuro ma, soprattutto, per anticipare le sue mosse affinchè non riesca a coglierci di nuovo impreparati se, a quanto dicono gli esperti, dopo la tregua estiva lancerà una nuova offensiva. 

Dobbiamo lavorare ancora molto per riuscire a predisporre una risposta strutturata ed organica che possa scongiurare una nuova pandemia; come hanno bene intuito numerosi medici, ora la battaglia non si combatte più nei reparti ospedalieri ma sul territorio, con i medici delle cure primarie, con le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, con i laboratori mobili per i prelievi, con le strutture dedicate ad isolare i casi positivi e col coordinamento fondamentale  del Serivzio di Igiene e Sanità Pubblica. 

In particolare, è necessario consentire ai medici di famiglia di prescrivere tamponi e test per verificare la presenza di Covid-19 tra i loro assistiti, così come è necessario potenziare il SISP affinché la sorveglianza sanitaria possa essere costante, puntuale e rapida. 

Ritengo inoltre che le Amministrazioni locali rivestano un ruolo primario ed irrinunciabile per l’efficacia dell’opera di contrasto ad un nuovo diffondersi del Covid-19. Auspicabile sarà l’organizzazione di incontri tematici aperti, magari tramite videoconferenza, con il coinvolgimento di esperti per veicolare le giuste informazioni e gli aggiornamenti sulla prevenzione e sulla gestione del contagio. La prevenzione del contagio infatti si fonda sul comportamento consapevole dei cittadini che potrà essere meglio favorito prevenendo la diffusione di informazioni tardive o non attendibili quali quelle che, nelle settimane scorse, si sono potute leggere soprattutto sui social. 

Altro ambito “sensibile” a cui i Comuni sono chiamati a dare risposte concrete è quello dell’assistenza agli anziani e alle persone più vulnerabili al contagio. Abbiamo purtoppo avuto la dimostrazione di come la permanenza nelle RSA di pazienti fragili, li esponga ad un più elevato rischio di contagio, pertanto è sicuramente necessario predisporre un piano efficace per scongiurare nuovamente questa eventualità in futuro, nonché, quando possibile, favorire l’assistenza domiciliare di queste persone. 

Vista l’importanza di rilanciare e sostenere i settori economico – produttivi e del lavoro, così pesantemente colpiti da questa emergenza, ritengo utile incoraggiare lo svilupo della vendita a domicilio, con particolare attenzione al comparto della ristorazione e, in generale, favorire un accesso ben organizzato ai piccoli negozi presenti sul territorio, a cui va assicurato un adeguato sostegno economico e/o fiscale per la dotazione di dispositivi e disinfettanti che costringe gli esercenti ad un esborso che, dopo la prolugata chiusura, avrebbe una ricaduta ancora più pesante. Anche in questo caso le Amministrazioni locali possono svolgere un ruolo determinante per favorire la disponibilità di apparati e infrastrutture, ad esempio, per la didattica e lo smart working.  

Rilevanza prioritaria riveste la regolamentazione della vita sociale, pesantemente ridotta negli ultimi due mesi con progressiva diffusione di ansia e profondo disagio, nonché la non secondaria problematica delle ricadute che la quarantena ha avuto nello sviluppo cognitivo dei bambini, così fortemente limitati nella possibilità di affrontare necessarie esperienze educative. 

Purtroppo, la cosiddetta “Fase 2” non potrà prevedere un ritorno immediato alla normalità ma, proprio per questo, sarà necessaria una regolamentazione ben attenta a rendere possibile una graduale ripresa delle attività culturali, religiose, ricreative e sportive, in assoluta sicurezza. 

Credo che una convivenza ottimale col SARS Covid-19 potrà essere possibile solo se si riuscirà a trovare il delicato compromesso tra regole di contenimento e libertà personale. 

Auspico infine, a motivo delle urgenti criticità in cui da anni ormai siamo costretti a vivere nei nostri territori, che venga favorevolmente accolta la proposta del dr. Ricci di ATS VALPADANA di realizzare uno studio approfondito per verificare la eventuale correlazione tra inquinamento atmosferico e diffusione di Covid-19, nonché della sua virulenza.  
E’ sicuramente auspicabile un piano strutturale per ridurre l’emissione di inquinanti in atmosfera in Lombardia, data la pessima qualità dell’aria, ormai da tempo certificata, e le note conseguenze che questa situazione ha sulle malattie respiratorie e cardiovascolari.”

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