3 agosto 2012

Neuropsichiatria infantile. Ancora caos,non si investe sulle risorse umane

La dott.ssa Sanna ha fatto bene ad accettare un posto a tempo indeterminato, visto e considerato che il Poma gli garantiva solo un contratto a termine.Scandaloso per una figura professionale cosi importante.
L'Azienda Poma non investe sulle risorse umane, e cosi se ne vanno dove li valorizzano.
Staff. Viadana 5 Stelle

fonte : gazzettadimantova

Neuropsichiatria infantile: si cambia ancora medico

Viadana, la responsabile del servizio lascia per un contratto più stabile La dirigente scolastica: questi avvicendamenti per i bambini sono dei traumi


VIADANA. Neuropsichiatria infantile: siamo da capo. A farsi portavoce della preoccupazione è Sandra Sogliani, dirigente dell’istituto comprensivo Viadana-Dosolo-Pomponesco e referente del locale Ctrh (Centro territoriale risorse per l’handicap, coordinamento istituzionale per le tematiche minori e svantaggio). «La dottoressa Sanna, responsabile dello staff di Neuropsichiatria – informa la Sogliani – ha vinto un concorso ed accettato il trasferimento in una sede più stabile. La speranza di famiglie e scuole è che ora non si ripetano i disagi degli anni scorsi, e che la questione trovi presto una soluzione definitiva». Il servizio di Neuropsichiatria infantile per i bambini del Viadanese è fornito dall’Azienda ospedaliera “Poma” in locali messi a disposizione dall’ospedale Oglio-Po. E le famiglie segnalano ad esempio a tal proposito che la psicologa, non disponendo di ambulatorio fisso, è “itinerante” da un ufficio all’altro. Altro problema, più sostanziale: il servizio mette a disposizione alcuni professionisti con contratti a termine: chiaro che, quando si profila per loro un’occasione lavorativa più stabile, essi se ne vanno. «Già un’altra volta – ricorda la Sogliani – la figura della neuropsichiatra era rimasta vacante per quattro mesi, nonostante le pressioni; ed anche prima avevamo assistito a vari avvicendamenti». Si consideri che tali operatori devono affrontare situazioni anche piuttosto problematiche, ed entrare in sintonia con bambini in certi casi difficili, per i quali ricominciare da capo costituisce ogni volta un piccolo trauma. Chi l’ha sentita, assicura che la dottoressa Sanna è assai dispiaciuta di partire; ma d’altra parte la precarietà dei contratti lavorativi è strettamente legata, nel bene e nel male, alla possibilità di cambiare. La Neuropsichiatria infantile offre un servizio importantissimo per le famiglie: basti considerare il fatto che, solo a Viadana, i bambini “certificati” (per i quali si prevedono forme di sostegno scolastico) sono 150; e quelli presi in carico dal servizio per altre esigenze (dislessia, fisioterapia, cicli di psicoterapia) sono stati l’anno scorso 350. «Occorre – ribadisce pertanto il coordinamento Ctrh – stabilizzare l’équipe, mettendole a disposizione una sede adeguata». Un anno fa, i sindaci indicarono il piano vuoto della Lungodegenza; poi i progetti cambiarono (qui arriveranno posti letto per subacuti), ma da allora tutto è rimasto fermo. Il sindaco di Viadana Giorgio Penazzi ha assicurato comunque alla Sogliani che il Comune dispone di spazi nel capoluogo da mettere a disposizione. A settembre si convocherà un incontro con tutti i soggetti interessati, per fare il punto della situazione e chiedere una soluzione definitiva all’Azienda “Poma”. (r.n.)



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