Dopo una esposizione della versione dei fatti da parte del dirigente comunale che ha spiegato i vari passi fatti dal comune dal 2004, Gardini e Capaldo hanno ribadito l'immobilismo e le responsabilità del Comune (soprattutto quando governato da Pavesi) in merito al mancato controllo dei lavori e soprattutto l'atteggiamento rinuciatario e i vari rinvii d'intervento nei riguardi della ditta Bacchi che doveva eseguire i lavori entro una scadenza ben precisa. Considerazioni che sono state fortemente respinte dal dirigente.
E' emerso che la settimana scorsa il Comune ha mandato una lettera alla ditta Bacchi che obbliga entro 90 giorni la ditta a completare il lavori di semina delle piante, dopodichè se non verrà rispettata la scadenza il Comune richiederà l'escussione della fidejussione di 323.000 e sarà responsabilie dell'intervento di semina.
Il Comune ha anche ribadito le difficoltà burocratiche che hanno rallentato l'intervento dell' Ufficio tecnico e ha evidenziato eventuali preoccupazioni nel caso si iniziasse un contenzioso con la ditta Bacchi perchè con le limitate risorse e il patto di Stabilità il Comune avrebbe difficoltà a completare il lavoro non eseguito dalla ditta Bacchi.
Nei prossimi giorni chiederemo i documenti che certificano i passaggi eseguiti dal Comune in merito alla Cava Caselli, un riassunto dello storico esposto dal dirigente Sanfelici e i documenti del contraddittorio della ditta Bacchi che in una perizia tecnica inviata al Comune ribadisce di aver eseguito tutti i lavori.
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