19 gennaio 2021

CHIEDIAMO INCONTRO ON LINE PUBBLICO SULL' INDAGINE EPIDEMIOLOGICA VIADANA FASE III

 

Confrontandoci con molti cittadini negli ultimi giorni, abbiamo riscontrato che l’indagine epidemiologica “Viadana 3” resta per la maggior parte della cittadinanza sconosciuta, mentre per i pochi che si sono avventurati a leggere il documento restano diversi dubbi su questioni di epidemiologia che comunque risultano ostiche a chi non è addetto ai lavori.


Crediamo che il documento conclusivo debba invece costituire un importante strumento di valutazione politica e nelle scelte della vita quotidiana dei viadanesi, sia perchè si parla della loro salute e, nelle conclusioni, sono contenute prescrizioni che riguardano tutta la cittadinanza, sia perché sarà indispensabile tenere conto delle stesse conclusioni in sede di valutazione nell’imminente rinnovo delle autorizzazioni per le attività produttive delle aziende studiate nell’indagine.

L’indagine epidemiologica ha infatti ribadito come sussistano ancora forti criticità riguardanti la qualità dell’aria: in particolare gli inquinanti si distribuiscono maggiormente vicino alle aree industriali che producono il pannello truciolare e tale inquinamento ha delle ripercussioni sulla salute dei tanti cittadini che, vivendo in tali aree, sono più esposti.

Peraltro, si evince dalle precedenti indagini epidemiologiche “Viadana 1” e “Viadana 2” che le criticità legate alla salute, in relazione a questo tipo di inquinamento, si mantengono immutate ormai da più di 10 anni nonostante le raccomandazioni contenute nei precedenti documenti.

Crediamo per questo che ci sia un importante e non trascurabile bisogno di informazione chiara e autorevole proprio da parte dell’unità Operativa dell’Osservatorio Epidemiologico di ATS Valpadana che ha condotto la ricerca e che ha le maggiori competenze per divulgare informazioni che riguardano la salute pubblica.

A titolo esemplificativo sottolineiamo come l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) abbia classificato la polvere di legno come agente cancerogeno di prima classe: infatti la polvere di legno duro, secondo gli studi messi a punto da questo Istituto, risulterebbe la causa principale dell’adenocarcinoma nasale negli esseri umani. Attualmente i paesi dell’Unione Europea adottano limiti differenti per l’esposizione alla polvere di legno: in Italia questo limite è fissato in 5 mg/m3.

A questo proposito la relazione dell’Indagine epidemiologica evidenzia che “lo sviluppo del polo produttivo del pannello truciolare rappresenta una spiegazione plausibile per l’eccesso di tumori respiratori che, in quanto ipotesi, richiede di essere verificata attraverso uno studio analitico.”

Cogliendo quindi l’occasione per ringraziare ancora una volta ATS Valpadana, il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Verona e il Servizio di Epidemiologia e Comunicazione dell’USL di Reggio Emilia, invitiamo i 3 autori della ricerca, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, ad esporre pubblicamente i risultati di “Viadana 3” durante una serata che potrà tenersi in videoconferenza, possibilmente aprendo un dibattito col pubblico per chiarire eventuali criticità e dubbi esplicitati dai cittadini.

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