dal blog beppegrillo.it
E' stupefacente come la legge elettorale non sia vincolata di fatto da nessun articolo della Costituzione. I partiti, che hanno scritto la Costituzione nel dopoguerra, in particolare la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, hanno preferito tenersi le mani libere. La legge elettorale può quindi essere cambiata a ridosso delle elezioni, riscritta dai segretari di partito come un abito su misura per favorire il proprio raggruppamento, sottratta a ogni controllo da parte degli elettori.
I partiti, in caso di "emergenza", definita tale ovviamente da loro, hanno persino il potere di spostare la data delle elezioni per evitare la cacciata dal Parlamento. E' il rovesciamento della democrazia. La via italiana ai maiali di Orwell che, una volta acquisito il potere, usavano qualunque mezzo per mantenerlo. Tre segretari di partiti non più rappresentati nel Paese reale, che potrebbero anche sparire dopo le prossime elezioni politiche, si riuniscono da mesi per una "nuova" legge elettorale. Cercano la magica quadratura del cerchio che li mantenga in sella per sempre, l'elisir di lunga vita parlamentare. La loro arroganza e la loro cecità sono tali che non si rendono conto che i cittadini li guardano allibiti come dei pazzi fuggiti da un manicomio.
Eppure, a questi incompetenti, che hanno fatto fallire la Nazione sotto il peso di 2.000 miliardi di euro, tutto sembra apparentemente concesso, anche di cambiare le regole del gioco mentre questo è in corso. Non ci sono arbitri che possano intervenire per fermare la partita truccata, non la Corte Costituzionale, non i cittadini.
Questa non è democrazia, non ne ha salvato neppure le apparenze.
Gli imputati sono diventati i giudici di sé stessi. La legge elettorale non può essere un giocattolo nelle mani di chi ne trae un vantaggio. I cittadini italiani devono decidere, attraverso una pubblica consultazione, le modalità con cui eleggere i loro "dipendenti". Dovrebbe essere inserito nella Costituzione che ogni cambiamento alla legge elettorale sia soggetto a referendum confermativo.Cinque anni fa, nel settembre del 2007, 350.000 italiani firmarono per una "nuova" legge elettorale che prevedeva la non eleggibilità dei condannati in via definitiva, il massimo di due mandati e l'elezione diretta del candidato.
La loro proposta giace da allora nelle cantine del Senato.
Napolitano, che ora pressa per una nuova legge elettorale, in cinque anni quel boom di democrazia non lo ha mai sentito e, con lui, neppure i partiti.
Il Programma
- PROGRAMMA M5S VIADANA
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2011
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2012
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2013
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2014
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2015
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2016
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2017
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2018
- INIZIATIVE VIADANA 5 STELLE 2019
31 luglio 2012
30 luglio 2012
RISPOSTA AL SINDACO SUI TAGLI ALLA BIBLIOTECA
Questa la nostra risposta.
Gentile sig. Sindaco,
Gentile sig. Sindaco,
La ringraziamo per l’attenzione che ha voluto dedicare alla questione della Biblioteca Comunale e alle riflessioni poste in essere nei nostri comunicati.
Troviamo però la sua replica altamente insoddisfacente; prenda quindi questa risposta come invito a una controriflessione.
Ci creda. Lei parla di prese di posizione di fronte al “nuovo”. Purtroppo i tagli alla cultura non hanno alcunché di nuovo, anzi: accumulano in sé tutti i retaggi di scelte che la comunità, viadanese o meno, paga. Se si trattasse di tagli sic et simpliciter, come lei dice, pagherebbero tutti i settori indistintamente. Se la memoria non ci inganna, invece, pare che gli svantaggi – non solo a causa dell’attuale amministrazione, ma purtroppo sempre a carico della cittadinanza – stiano andando in una sola direzione. I problemi legati alla Biblioteca si vanno ad aggiungere alla chiusura della Ludoteca, alle problematiche sugli asili, alla svalutazione del cinema di San Matteo, alla perdita dello spazio Arena, alla squalificazione del rugby. Come detto non ascriviamo all’amministrazione tutto questo, ma ci aspettiamo una netta presa di posizione contro questi accadimenti e non, affatto, una ulteriore decisione che gravi contro cultura e tessuto sociale. Lei chiede “maggior dedizione” ai nostri collaboratori. Nella frequentazione della Biblioteca – e come lei stesso avrà potuto appurare, dai dati in vostro possesso e frequentandone le strutture – Le assicuro che una maggior dedizione da parte del personale bibliotecario ci risulta francamente impossibile. Il direttore e le due impiegate portano avanti ogni processo per sei giorni alla settimana spesso in condizioni svantaggiate – ricordiamo che, sempre in nome del risparmio, in Biblioteca non esiste un impianto di condizionamento attivo – ed effondendo sforzi per garantire servizi tutt’altro che gratuiti. La formazione e il supporto ai bambini della comunità, l’uso delle postazioni Internet, l’accesso ai fondi speciali, la gestione del prestito interbibliotecario, l’assistenza al lettore, le nuove sale d’accesso alla lettura informatizzata: tutto questo non sarebbe possibile senza un continuo supporto di quel personale che volete decurtare portando da quattro persone, fino a qualche anno fa, poi a tre ora, poi a due da settembre.
Due persone significa, di fatto, la morte della Biblioteca Comunale e dei servizi a essa collegati.
Se l’Ecomuseo, come Lei ritiene, è “obiettivo strategico e prioritario della Giunta”, nulla impedisce alla Giunta stessa di assegnare una persona all’Ecomuseo a tempo pieno mantenendo la situazione attuale in Biblioteca. Oppure dobbiamo interpretare la sua frase come un’indicazione che, di fatto, la Biblioteca nonostante l’utenza acquisita non è un obiettivo strategico e prioritario della Giunta. E qui, mi rincresce dirlo, stanno i nostri sospetti.
Tantopiù che per la “promozione, le conoscenze, lo sviluppo della cultura e delle attività commerciali”, come Lei scrive, l’utilizzo di una persona che vada a dividersi tra funzioni tanto distinte tra loro quali Ecomuseo, URP e biblioteca di San Matteo ci pare denunci tutt’altro che una condizione di priorità e strategia. Le tecniche pubblicitarie innovative e il web-marketing, gentile sig. Sindaco, sono strumenti che richiedono tutt’altro che una breve formazione. Richiedono personale preparato e con una cultura in materia adeguata per evitare un’inutile spesa. E la bibliotecaria che vorreste dedicare al web-marketing è preparata, formata e attiva per svolgere le sue mansioni di bibliotecaria, non per applicarsi a web-marketing e tecniche pubblicitarie innovative.
Lei ci scrive: “Sono convinto che per quanto attiene ai servizi bibliotecari non dovrebbero crearsi problemi; la biblioteca è dotata di un organico sufficiente, integrato altresì da volontari, e sono sicuro che il suo personale potrà supplire utilmente il trasferimento dell’aliquota destinata a S. Matteo”. Noi rispondiamo che la persona in questione non è un’aliquota: è una persona attiva e paziente nel suo lavoro. E i volontari, per quanto bravi, soffrono una condizione che – loro e noi malgrado – è di sicuro svantaggio. Essi richiedono cioè formazione, perché vanno sostituiti anno per anno. Ciò significa che i volontari ogni anno vanno formati – e quindi il personale che rimarrà, ossia il direttore Aliani e la bibliotecaria Saccani Vezzani, dovrà dividersi tra i servizi all’utenza e la loro formazione per qualche mese -; poi vanno seguiti, tenendo conto che non hanno né possono avere le competenze né l’esperienza di una bibliotecaria (mi perdoni la metafora calcistica, ma dieci giocatori volenterosi delle giovanili non fanno un Messi); poi vanno salutati, e l’intero processo ripetuto.
Senza contare, in questo, le ricadute sull'occupazione: contare sempre sui volontari in sostituzione di personale preparato e formato non potrà che inserirli nel mondo del lavoro in età più matura, senza che questo giovi a loro né al "sistema cultura" viadanese.
Tutto a scapito dell’utenza e di chi rimarrà.
A breve appoggeremo la nostra richiesta con una raccolta firme, senza bandiere ma con l'unico intento di sorreggere questo servizio.
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti
Rete Civica “Giù le mani dalla Biblio!”
27 luglio 2012
COMUNICATO STAMPA SU SCUOLA MATERNA DI CIZZOLO-BELLAGUARDA E TAGLI ALLA CULTURA
COMUNICATO STAMPA
Con il verbale di deliberazione della giunta comunale n. 128 del 25 Giugno 2012 (CLICCA QUI), la Giunta - presenti Penazzi, Saccani,
Federici, Tipaldi e Anzola; assente Sartori - ha deliberato la
riorganizzazione del personale comunale che prevede, oltre ALLA
INCOMPRENSIBILE CHIUSURA DELLA CUCINA DELLA SCUOLA MATERNA DI
CIZZOLO-BELLAGUARDA, anche l'INACCETTABILE RIDUZIONE DI PERSONALE
PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI VIADANA DA TRE A DUE UNITA'.
Quindi la biblioteca, dopo aver perso qualche anno fa - causa pensionamento mai adeguatamente rimpiazzato - un elemento fondamentale addetto al prestito, ne perderebbe un altro di primaria importanza.
La Biblioteca, che consta di 38.000 volumi e dell'enorme spazio che tutti i viadanesi hanno presente, dal 1 settembre sarà quindi gestita dal solo direttore Antonio Aliani coadiuvato da un'unica figura professionale inserita in pianta stabile.
I volontari, che vengono assegnati anno per anno e necessitano di una formazione che li porta a essere interamente operativi solo dopo alcuni mesi, non possono sostituire una figura formata e professionale che verrebbe in questo caso a mancare tra un solo mese.
La figura attualmente in organico, peraltro, è per lunga formazione centrata sull'utenza più giovane - e la sua perdita e riassegnazione all'URP di San Matteo costituirebbe una perdita per l'utenza scolastica del centro città.
Quindi la biblioteca, dopo aver perso qualche anno fa - causa pensionamento mai adeguatamente rimpiazzato - un elemento fondamentale addetto al prestito, ne perderebbe un altro di primaria importanza.
La Biblioteca, che consta di 38.000 volumi e dell'enorme spazio che tutti i viadanesi hanno presente, dal 1 settembre sarà quindi gestita dal solo direttore Antonio Aliani coadiuvato da un'unica figura professionale inserita in pianta stabile.
I volontari, che vengono assegnati anno per anno e necessitano di una formazione che li porta a essere interamente operativi solo dopo alcuni mesi, non possono sostituire una figura formata e professionale che verrebbe in questo caso a mancare tra un solo mese.
La figura attualmente in organico, peraltro, è per lunga formazione centrata sull'utenza più giovane - e la sua perdita e riassegnazione all'URP di San Matteo costituirebbe una perdita per l'utenza scolastica del centro città.
Per noi è un fatto grave perché nuoce al giusto
funzionamento della Biblioteca e alla cultura della città di
Viadana. Non è necessario essere di un orientamento politico
particolare - e ciò è confermato dal consenso pressoché unanime della cittadinanza
e delle forze politiche d'opposizione - per intuire come certi
equilibri si reggano solo grazie alla cultura e alla funzione di
formazione e anche, semplicemente, di raccordo che la biblioteca svolge.
Per questo PROPONIAMO responsabilmente alla Giunta di _MODIFICARE LA DELIBERA N°128 DEL 25 GIUGNO 2012_, NON CHIUDENDO LA CUCINA DELLA SCUOLA MATERNA DI CIZZOLO-BELLAGUARDA e MANTENENDO LE TRE UNITA' DI PERSONALE ATTUALMENTE DISPONIBILI PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI VIADANA dando così un segnale positivo alla cittadinanza.
Comprendiamo la necessità di trovare metodi di riorganizzazione per ottimizzare i costi della macchina comunale; chiediamo però di poter trovare risorse economiche alternative per mantenere inalterata la qualità dei servizi in questione.
Per sostenere concretamente questa richiesta invitiamo la cittadinanza a interessarsi concretamente al problema.
Per questo PROPONIAMO responsabilmente alla Giunta di _MODIFICARE LA DELIBERA N°128 DEL 25 GIUGNO 2012_, NON CHIUDENDO LA CUCINA DELLA SCUOLA MATERNA DI CIZZOLO-BELLAGUARDA e MANTENENDO LE TRE UNITA' DI PERSONALE ATTUALMENTE DISPONIBILI PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI VIADANA dando così un segnale positivo alla cittadinanza.
Comprendiamo la necessità di trovare metodi di riorganizzazione per ottimizzare i costi della macchina comunale; chiediamo però di poter trovare risorse economiche alternative per mantenere inalterata la qualità dei servizi in questione.
Per sostenere concretamente questa richiesta invitiamo la cittadinanza a interessarsi concretamente al problema.
Seguirà una raccolta firme e, qualora
necessario, una manifestazione pacifica di protesta.
26 luglio 2012
Si! Si! Si! Abbiamo vinto!
Dopo quattro anni di battaglia, siamo lieti di comunicare che il nuovo
inceneritore di Desio NON si farà!
E' ufficiale. Lo prevede il piano di Bea S.p.A. (la società pubblica
che gestisce il vecchio inceneritore e che voleva costruire il nuovo)
illustrato mercoledì scorso all'Assemblea dei soci e che sarà
approvato a breve.
Il Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio accoglie
la notizia con immensa gioia e soddisfazione! E' una grande vittoria
dei cittadini, principalmente di Desio, Bovisio Masciago, Varedo e
Cesano Maderno, che hanno chiaramente manifestato la loro contrarietà
al progetto.
inceneritore di Desio NON si farà!
E' ufficiale. Lo prevede il piano di Bea S.p.A. (la società pubblica
che gestisce il vecchio inceneritore e che voleva costruire il nuovo)
illustrato mercoledì scorso all'Assemblea dei soci e che sarà
approvato a breve.
Il Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio accoglie
la notizia con immensa gioia e soddisfazione! E' una grande vittoria
dei cittadini, principalmente di Desio, Bovisio Masciago, Varedo e
Cesano Maderno, che hanno chiaramente manifestato la loro contrarietà
al progetto.
E' stato un lungo percorso cominciato nell'ormai lontana primavera del
2008, quando i gruppi "Meetup Amici di Beppe Grillo" di Desio, Monza,
Carate Brianza e Saronno hanno dato vita al Comitato e cominciato a
fare i primi banchetti informativi.
All'epoca aveva tutta l'aria di essere una lotta contro i mulini a
vento. Il raddoppio del forno era già previsto, messo nero su bianco
nel Piano Rifiuti della Provincia di Milano; i bandi per la
progettazione dell'opera erano già stati indetti; i politici locali,
quasi tutti schierati a favore, organizzavano assemblee pubbliche con
i vertici di Bea per spiegare ai cittadini quanto fosse bello avere un nuovo inceneritore (pardon , termovalorizzatore) in casa.Noi ci siamo opposti a questo scellerato progetto con le unghie e con
i denti. Da allora ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta:decine di migliaia di volantini distribuiti, 53 comunicati stampa,migliaia di firme raccolte, 8 incontri pubblici, 2 audizioni in Provincia, decine di banchetti informativi, 691 post e 38583 visualizzazioni sul nostro blog, l'intervento di 400 cittadini in un
consiglio comunale aperto, decine di lettere inviate ai medici di base, la presa di posizione dell'Ordine dei Medici di Monza e Brianza,la campagna "striscione sul balcone" e una quantità incalcolabile di
ore di impegno.
La speranza si era accesa quando la nuova amministrazione comunale di Desio si era dichiarata contraria al nuovo forno... e oggi, alla fine, la forza della ragione ha prevalso!
Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini, per primo tutti gli esperti che ci hanno aiutato a comprendere il tema rifiuti e sono intervenuti nei nostri incontri pubblici: da Enzo Favoino (Scuola
Agragria di Monza) a Carlo Maria Teruzzi (Ordine dei Medici Monza e Brianza) da Marco Caldiroli (Medicina Democratica) a Federico Valerio (Istituto Tumori Genova), da Gianluigi Salvador (WWF Veneto) a Federico Balestreri (Associazione Medici per l'Ambiente), da Paul Connet a Massimo Cerani.
Il lavoro non è finito: la strada verso la riduzione e il riciclo totale dei rifiuti in Brianza è ancora lunga. Il vecchio inceneritore (che si avvia verso i 40 anni di attività!) è ancora lì a bruciare.
Continuano a rattopparlo e a cambiare i pezzi per tenerlo in vita il più a lungo possibile. Basta con questo accanimento terapeutico! E' ora di mandarlo definitivamente in pensione e riconvertire il sito al
trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati residui.
Ed è ora che le amministrazioni pubbliche si impegnino seriamente nella riduzione alla fonte dei rifiuti e nel potenziamento della raccolta differenziata... A Bovisio Masciago e Varedo già oggi la
raccolta differenziata si aggira attorno al 70%... a quanto si arriverebbe se le amministrazioni comunali si impegnassero seriamente?
Ma oggi godiamoci questa enorme vittoria. Il nuovo inceneritore non si farà più.
2008, quando i gruppi "Meetup Amici di Beppe Grillo" di Desio, Monza,
Carate Brianza e Saronno hanno dato vita al Comitato e cominciato a
fare i primi banchetti informativi.
All'epoca aveva tutta l'aria di essere una lotta contro i mulini a
vento. Il raddoppio del forno era già previsto, messo nero su bianco
nel Piano Rifiuti della Provincia di Milano; i bandi per la
progettazione dell'opera erano già stati indetti; i politici locali,
quasi tutti schierati a favore, organizzavano assemblee pubbliche con
i vertici di Bea per spiegare ai cittadini quanto fosse bello avere un nuovo inceneritore (pardon , termovalorizzatore) in casa.Noi ci siamo opposti a questo scellerato progetto con le unghie e con
i denti. Da allora ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta:decine di migliaia di volantini distribuiti, 53 comunicati stampa,migliaia di firme raccolte, 8 incontri pubblici, 2 audizioni in Provincia, decine di banchetti informativi, 691 post e 38583 visualizzazioni sul nostro blog, l'intervento di 400 cittadini in un
consiglio comunale aperto, decine di lettere inviate ai medici di base, la presa di posizione dell'Ordine dei Medici di Monza e Brianza,la campagna "striscione sul balcone" e una quantità incalcolabile di
ore di impegno.
La speranza si era accesa quando la nuova amministrazione comunale di Desio si era dichiarata contraria al nuovo forno... e oggi, alla fine, la forza della ragione ha prevalso!
Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini, per primo tutti gli esperti che ci hanno aiutato a comprendere il tema rifiuti e sono intervenuti nei nostri incontri pubblici: da Enzo Favoino (Scuola
Agragria di Monza) a Carlo Maria Teruzzi (Ordine dei Medici Monza e Brianza) da Marco Caldiroli (Medicina Democratica) a Federico Valerio (Istituto Tumori Genova), da Gianluigi Salvador (WWF Veneto) a Federico Balestreri (Associazione Medici per l'Ambiente), da Paul Connet a Massimo Cerani.
Il lavoro non è finito: la strada verso la riduzione e il riciclo totale dei rifiuti in Brianza è ancora lunga. Il vecchio inceneritore (che si avvia verso i 40 anni di attività!) è ancora lì a bruciare.
Continuano a rattopparlo e a cambiare i pezzi per tenerlo in vita il più a lungo possibile. Basta con questo accanimento terapeutico! E' ora di mandarlo definitivamente in pensione e riconvertire il sito al
trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati residui.
Ed è ora che le amministrazioni pubbliche si impegnino seriamente nella riduzione alla fonte dei rifiuti e nel potenziamento della raccolta differenziata... A Bovisio Masciago e Varedo già oggi la
raccolta differenziata si aggira attorno al 70%... a quanto si arriverebbe se le amministrazioni comunali si impegnassero seriamente?
Ma oggi godiamoci questa enorme vittoria. Il nuovo inceneritore non si farà più.
Questo è un punto fermo da cui non si torna indietro!!!
Gianmarco Corbetta
Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio
Meetup Amici di Beppe Grillo Monza e Brianza
Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio
Meetup Amici di Beppe Grillo Monza e Brianza
25 luglio 2012
Formigoni indagato per corruzione I pm: "Aggravante transnazionale"
da ilfattoquotidiano.it
La conferma della Procura di Milano: "Nel registro dal 14 giugno per l'inchiesta sulla sanità"
Il presidente della Lombardia: "Falsità, i bilanci della Maugeri doveva guardarli il ministero"
Il presidente della Lombardia: "Falsità, i bilanci della Maugeri doveva guardarli il ministero"
Avviso di garanzia per Roberto Formigoni nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri. Al governatore della Lombardia è stato notificato un invito a comparire nei prossimi giorni davanti ai pm di Milano. Contestata la corruzione internazionale in concorso con Pierangelo Daccò, il presidente della Fondazione Maugeri Umberto Maugeri, Costantino Passerino, ex direttore amministrativo della Fondazione, Antonio Simone, ex assessore regionale alla Sanità negli anni ’90, e altri. La Procura di Milano contesta al governatore fatti commessi a Milano e all’estero tra il 2001 e 2011
Ingroia al confino in Guatemala
Ingroia al confino in Guatemala
Ingroia, il giudice di Palermo che indaga da anni sulle collusioni tra politica e criminalità per la strage di via D'amelio, va in Guatemala. Un incarico dell'ONU per combattere la criminalità nello Stato centroamericano. E' una buona notizia? Si e no. Si, perché Ingroia era diventato un bersaglio. Rischiava di finire ammazzato come Borsellino che sapeva di morire perché a conoscenza della trattativa stato (con la s minuscola) - mafia. Borsellino era persino informato del tritolo dell'esercito arrivato dal continente appositamente per lui. Disse che la mafia, che lo avrebbe ucciso, era solo manovalanza. No, perché con Ingroia in Guatemala, ancora una volta questo Paese si dimostra di merda. Quella sostanza che esce dal culo delle istituzioni deviate da almeno vent'anni. Non è una buona notizia perchè anche un bambino assocerebbe, a torto o a ragione, il trasferimento di Ingroia alle pressioni di Mancino e di Napolitano. Quest'ultimo vorrebbe distrutte le intercettazioni tra il Quirinale e l'ex ministro degli Interni. Che Mancino, democristiano di antico corso, telefoni al Colle sapendo di essere indagato è molto strano. Le probabilità che fosse intercettato erano altissime, non poteva non saperlo. Ho il sospetto che non abbia telefonato per chiedere aiuto, ma per tentare di coinvolgere la presidenza della Repubblica. Dopodiché i giochi erano fatti.
I tempi cambiano. I giudici prima si ammazzavano, ora si mandano al confino all'estero, molto più lontano che ai tempi di Mussolini. Ieri a Eboli, oggi a Città del Guatemala. Con il loro consenso, ovviamente. Le forme vanno salvate. Il ministro della Giustizia Severino, con sfoggio di humor british, ha detto "Combattere la criminalità organizzata anche fuori dal territorio nazionale è importantissimo, perché la criminalità organizzata è transnazionale e avere i nostri magistrati... è una cosa che ci fa veramente onore". L'Italia, Paese delle mafie, 'ndrangheta, camorra, mafia siciliana, sacra corona unita, tra i più corrotti del mondo, si priva quindi di uno dei suoi più importanti magistrati per combattere la criminalità guatemalteca. E' una barzelletta atomica. Non siete più credibili, evitate almeno di prendere per il culo gli italiani che, mentre salutano un uomo coraggioso, devono ascoltare il piduista Cicchitto, tessera 2232, spiegare che "Nessuno può paragonare Borsellino a Ingroia sul terreno della lotta alla mafia. E infatti si è visto quello che è successo a Borsellino". Cicchitto ci spieghi se la P2 è stata coinvolta o meno nelle trattative. Cicchitto, che ha detto di Ingroia, è "una grave anomalia, un falsario, un fazioso", dovrebbe saperlo. Rigor Montis, nel frattempo, pensa da vero statista alle prossime generazioni. Zzzzzzzzzzz. Non svegliatelo. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.
Tagli ai vitalizi, la casta tira dritto. Raffica di no in Regione alle proposte dei 5 Stelle
dal Ilfattoquotidiano.it
Tagli ai vitalizi, la casta tira dritto. Raffica di no in Regione alle proposte dei 5 Stelle
Gli emendamenti bocciati dall'asse Pd-Pdl-Lega riguardavano la riscossione dell'assegno a 67 anni come "i normali lavoratori”, divieto di cumulare diversi vitalizi per ex parlamentari e europarlamentari, un prelievo di solidarietà del 25%, da destinare a persone disabili. Favia: "Difendono i privilegi senza remore"
Sui costi della politica l’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna tira dritto, e boccia uno dopo l’altro gli emendamenti proposti dal Movimento 5 stelle per ridurre i vitalizi. Era già successo l’anno scorso, a dicembre, quando l’aula respinse compatta le proposte dei Cinque stelle, che, tra le altre cose, miravano a introdurre il divieto di cumulare diversi assegni per chi è stato seduto anche in Parlamento e per chi è stato europarlamentare (attualmente consentito). Oggi, a distanza di pochi mesi, la stessa raffica di no ha messo in salvo gli assegni dei consiglieri e rimandato i tagli alla prossima legislatura.
Va detto che la Regione, un anno fa, diede il via libera all’abolizione del contestato emolumento. Ma la cancellazione sarà valida solo a partire dalla prossima legislatura. Per questo i consiglieri del Movimento 5 stelle, dopo il tentativo fallito di alcuni mesi fa, hanno deciso di riportare in aula alcune proposte, per stringere i tempi e cominciare a sforbiciare alcune voci già dai prossimi mesi. Il primo emendamento prevedeva di riscuotere l’assegno solo a partire dai 67 anni di età, o di adeguare l’età a quella “dei normali lavoratori”. Il secondo e il terzo imponevano il divieto di cumulare diversi vitalizi per gli ex parlamentari e europarlamentari, e per chi ricopre altre attività retribuite. Mentre nel quarto era previsto un prelievo di solidarietà sui vitalizi, pari al 25%, da destinare alle persone con disabilità grave.
In aula, però, nessuna delle modifiche è stata accolta dall’Assemblea. Il Pd, attraverso il consigliereLuciano Vecchi, ha parlato di “iniziative estemporanee”, facendo notare come la Regione abbia già fatto dei passi avanti sul tema dei costi della politica. Per il capogruppo dei democratici, Marco Monari, i consiglieri del movimento di Grillo dovrebbero mostrare maggior rispetto per l’aula, invece che presentare “emendamenti di bandiera”. Sulla stessa linea l’opposizione. Se Mauro Manfredini della Lega Nord liquida gli emendamenti come “bandierine strumentali”, la capogruppo dell’Udc,Silvia Noè, chiede di “parlare seriamente di certi temi”, e di “non sfruttare l’occasione mediatica offerta dall’Assemblea”.
Una pioggia di critiche simile a quella che arrivò a dicembre, quando il Movimento 5 stelle mise sul tavolo proposte analoghe. Anche allora l’Assemblea fece le barricate. “La verità – ha commentato il consigliere a 5 stelle Giovanni Favia – è che per i consiglieri regionali esistono cittadini di serie A, loro stessi, e di serie C, quelli che votano e pagano le tasse. Le accuse di voler cavalcare l’antipolitica è assurda. I fatti sono fatti, e dicono che Pd e Pdl difendono i propri privilegi senza remore”. E poi promette: “Noi continueremo a riproporre gli stessi temi fino a fine legislatura”.
24 luglio 2012
MoVimento 5 Stelle fuori dal Parlamento
MoVimento 5 Stelle fuori dal Parlamento
E' davvero penoso e preoccupante che, in un Paese che dovrebbe essere democratico, i maggiori partiti in un momento cosi delicato abbiano come unico principale interesse usare tutti i mezzi possibili per impedire alla popolazione di esprimere i propri diritti in tema di elezioni e scelte politiche. E' la dimostrazione che siamo sotto dittatura partitica e mi dispiace per chi vota PD o PDL pensando di votare in piena democrazia. La prova la danno loro stessi. Oggi su Italia Oggi, un giornale economico che fa capo al PDL, compare l'articolo "Riforma elettorale in alto mare. Unica convergenza: una misura per bloccare i grillini. Ma col loro 15% non c’è nulla da fare" . Il giornalista, vivamente preoccupato, afferma "Il problema primo, per giungere a una revisione del porcellum, è semplice: occorre trovare una convergenza d’interessi. Per ora, l’unico spasmodico desiderio comune a Pdl, Pd e altri è individuabile nell’azzoppare la rappresentanza parlamentare dei grillini. Nessuno, però, è in grado d’individuare un sistema che possa, se non azzerare, almeno comprimere un movimento accreditato addirittura fra il 15 e il 20 per cento; un tale sistema, in sovrappiù, dovrebbe essere utile a tutti gli altri." Ormai è chiaro che votare M5S equivale ad una rivoluzione contro la dittatura dei partiti che negano da 50 anni la democrazia in questo Paese e, come tutti i regimi, proveranno con tutti i mezzi leciti e non a conservare i loro privilegi sfrontatamente senza ritegno appoggiati dai loro alfieri: TV e giornali.
Ciro R., napoli
21 luglio 2012
Ing.Rabitti nominato consulente del Comune di Parma
Ecco come agisce un comune a 5 Stelle.
Cosi dovrebbero fare tutti i comuni virtuosi. L'Ing.Rabitti è stato nostro ospite proprio poco tempo fa.
Staff Viadana 5 Stelle
fonte : Parma5Stelle
Cosi dovrebbero fare tutti i comuni virtuosi. L'Ing.Rabitti è stato nostro ospite proprio poco tempo fa.
Staff Viadana 5 Stelle
fonte : Parma5Stelle
Il comune chiama l’ing. Paolo Rabitti ad analizzare gli atti dell’inceneritore di ugozzolo.
Testo del comunicato stampa:Il Comune di Parma compie un nuovo passo, formale e concreto, per fare chiarezza sul cantiere dell’inceneritore Iren Spa di Ugozzolo e per mettere in campo tutte le possibili alternative all’incenerimento, in rispetto del voto del Parlamento Europeo del 20 aprile 2012, del Consiglio Comunale di Parma del 12 luglio 2012 e dell’esito delle votazioni del 20-21 maggio 2012.
La Giunta del Comune di Parma con la delibera n. 1865/12 ha deciso affidare un incarico professionale esterno di “assistenza al RUP finalizzato al supporto tecnico amministrativo inerente le procedure in atto per la realizzazione del Polo Ambientale Integrato per la gestione dei rifiuti di Parma (PAIP)”. L’incarico è stato affidato all’ingegner Paolo Rabitti.
L’ingegner Paolo Rabitti, negli ultimi decenni è stato il consulente delle Procure in importanti processi ambientali come quello sullo scandalo Eco-balle in Campania, contro la centrale Enel di Porto Tolle e quello sul Polo Chimico di Marghera. Per conto del Comune di Follonica (Gr), Rabitti è consulente nella vicenda che ha portato alla chiusura dell’inceneritore di Scarlino (Gr), decisa dal Tar e confermata dal Consiglio di Stato in attesa di sentenza definitiva.
L’ingegner Rabitti dovrà svolgere “le attività di approfondimento sotto il profilo tecnico e amministrativo che dovranno riguardare tutto quanto concerne gli aspetti impiantistici e di flussi di materiali e le dinamiche da monitorare conseguentemente”, dovrà analizzare “ la coerenza di tutti i processi in corso con gli atti approvati” e dovrà fungere da “ supporto tecnico amministrativo al responsabile designato dalla Amministrazione Comunale per la Commissione Tecnico Amministrativa, il dirigente mobilità e ambiente ing. Nicola Ferioli”.
In particolare Rabitti “entro e non oltre il 31 dicembre 2012 dovrà consegnare una relazione finale contenente la disamina di tutti i documenti, atti elaborati considerati ed azioni conseguenti” e predisporre “entro e non oltre il 31 dicembre 2012 una nota relativa ai contributi in merito alle attività della Commissione Tecnico Amministrativa”.
“Con questo incarico – spiegano il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l’assessore all’ambiente Gabriele Folli – l’ingegner Paolo Rabitti, conosciuto in tutta Italia per la rettidudine, professionalità e serietà in indagini ambientali per conto di Procure ,Giudici, enti pubblici ed associazioni, passerà ai “raggi x” tutta la documentazione relativa a questo progetto che questa amministrazione ritiene anti-economico, ambientalmente non sostenibile e superato dalle più moderne tecniche di gestione dei rifiuti. Siamo sicuri che l’ esperienza e la professionalità dell’ingegner Rabitti, sarà utile anche per elaborare il percorso di riconversione del cantiere in un moderno centro riciclo e recupero di materiali, come indicato nelle linee programmatiche del Comune di Parma 2012-2017″. L’incarico affidato all’ingegner Paolo Rabitti da parte della Giunta di Parma è del valore di 16.000 euro lordi.
CHI E’ PAOLO RABITTI – CURRICULUM VITAE
Paolo Rabitti, nato a Poggio Rusco (Mn) nel 1950 è ingegnere e urbanista. Docente universitario, ricercatore, lavora come consulente per diversi enti pubblici. Negli ultimi vent’anni è stato consulente tecnico delle Procure e di giudici in innumerevoli casi, dal Petrolchimico di Marghera, per conto del Pm Felice Casson (caso sul quale ha pubblicato Cronache dalla chimica, CUEN, Napoli 1998), al processo contro Enel per la centrale di Porto Tolle; dal Petrolchimico di Brindisi alla causa per l’inquinamento dal DDT del Lago Maggiore. E’ inoltre consulente dei GIP della Tribunale di Brescia sulla vicenda BRE-BE-MI (smaltimento illecito di scorie di acciaeria nei cantieri autostradali della Brescia-Bergamo-Milano). Per conto del Comune di Follonica è consulente nella vicenda che ha portato alla chiusura dell’inceneritore di Scarlino (Gr) decisa dal Tar e confermata dal Consiglio di Stato in attesa di sentenza definitiva.
Le sue relazioni tecniche per la Procura di Napoli sono un fulcro dell’accusa nel processo sullo scandalo rifiuti che vedono imputati l’ex presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ed i vertici di Impregilo. Sullo scandalo dei rifiuti di Napoli e dell’inceneritore di Acerra Rabitti ha pubblicato il libro “Ecoballe – Tutte le verità su discariche, inceneritori, smaltimento abusivo dei rifiuti”(Aliberti 2008). Nel 2012 ha pubblicato per Feltrinelli il libro “Diossina, la verità nascosta” con prefazione di Salvatore Settis, presidente del Comitato Scientifico del Louvre.
19 luglio 2012
A Formigoni 'utilità' per nove milioni
fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Scandalo sanità, ecco l’informativa segreta della Polizia giudiziaria sui regali di Daccò al governatore della Lombardia: villa da 3 milioni, 800 mila euro per le vacanze, ma anche spese elettorali e cene vip
L'ex assessore al Celeste: "Sulla villa in Sardegna siamo nella merda". Risposta: "Ora risolviamo"
L'ex assessore al Celeste: "Sulla villa in Sardegna siamo nella merda". Risposta: "Ora risolviamo"
Un flusso di 20 milioni di euro pagati dal faccendiere Pierangelo Daccò e dal suo braccio
destro Antonio Simone. Di questi, circa la metà sono sicuramente finiti, secondo gli
investigatori, a Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia.
Gli altri 11 milioni sono stati manovrati da Daccò in contanti.
È il conto finale che emerge dall’ultima informativa della polizia giudiziaria di Milano,
sezioni Guardia di finanza e Polizia di Stato di Antonella Mascali
destro Antonio Simone. Di questi, circa la metà sono sicuramente finiti, secondo gli
investigatori, a Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia.
Gli altri 11 milioni sono stati manovrati da Daccò in contanti.
È il conto finale che emerge dall’ultima informativa della polizia giudiziaria di Milano,
sezioni Guardia di finanza e Polizia di Stato di Antonella Mascali
19 luglio 1992 – 19 luglio 2012. Dalle 15 diretta streaming da Palermo
fonte:http://www.guastalla5stelle.org/2012/07/19-luglio-1992-19-luglio-2012-dalle-15-diretta-streaming-da-palermo/
19 luglio 1992 – 19 luglio 2012. Dalle 15 diretta streaming da Palermo
Sono passati ormai vent’anni dalla strage di via D’Amelio in cui furono uccisi Paolo Borsellino e i suoi “angeli custodi” Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina e Walter Eddie Cosina.
Anche quest’anno, come nei tre anni passati, Palermo sarà luogo di una manifestazione organizzata dall’Associazione “le Agende Rosse” in collaborazione con ANTIMAFIADuemila e Il Fatto Quotidiano, articolata in una serie di iniziative che avranno l’obiettivo di chiedere verità e giustizia sulle stragi e sostenere tutti i servitori dello Stato che nel corso di questi anni si sono impegnati affinché la nostra Costituzione fosse tradotta in fatti.
Segui la diretta streaming suilfattoquotidiano.it
ore 15.00 - Interventi dei Magistrati (Antonino Di Matteo, Antonio Ingroia, LeonardoGuarnotta, Roberto Scarpinato, Vittorio Teresi, Luca Tescaroli, Giovanbattista Tona)
ore 16.58 - Minuto di silenzio - Marilena Monti recita “Giudice Paolo”
ore 17.15 - Interventi dei familiari di Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Fabio Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina.
ore 19.30 - Orchestra sinfonica infantile “Falcone e Borsellino“ della Fondazione “la Città Invisibile” dirigono Massimo Incarbone e Teresa Zammataro
ore 19.30 - Orchestra sinfonica infantile “Falcone e Borsellino“ della Fondazione “la Città Invisibile” dirigono Massimo Incarbone e Teresa Zammataro
ore 21.00 - Marco Travaglio
ore 22.30 - Daniele Silvestri
“Anche quest’anno, come venti anni fa, si impediranno commemorazioni di Stato in quel luogo che fu – e che forse continua ad essere ancora – oggetto di depistaggi, menzogne e verità ricordate con 17 anni di ritardo o non ricordate affatto, proprio da certi rappresentanti dello Stato.
Delle giornate di memoria ma anche di lotta per la verità, per far sì che le idee di Paolo e Giovanni continuino davvero a camminare sulle gambe di altri uomini.”
Associazione le Agende Rosse
Per maggiori informazioni: http://www.19luglio1992.com/
Commissione d'inchiesta parlamentare sul debito
dal blog beppegrillo.it
La prima misura che il MoVimento 5 Stelle chiederà dopo le elezioni politiche sarà l'istituzione di una Commissione d'inchiesta parlamentare per accertare le cause del debito pubblico sia a livello nazionale che a livello amministrativo. La Commissione dovrà verificare eventuali episodi di corruzione, di mala gestione del bene pubblico, di favoreggiamento di lobby vicine ai governi che si sono succeduti negli ultimi anni e agli amministratori locali. I responsabili dovranno motivare ogni spesa effettuata senza disporre della copertura finanziaria, dovranno spiegare l'acquisto di derivati e di altre forme di investimento che si sono rivelate fallimentari, spesso operate per aggirare il patto di stabilità. La Commissione dovrà predisporre misure legislative per evitare che i cittadini siano indebitati senza il loro consenso e, in presenza di reati, denunciare i responsabili alla magistratura. La Commissione dovrà agire in totale trasparenza, i suoi lavori saranno seguiti via Rete. Il debito caricato sulle spalle della popolazione italiana dai partiti, come un somaro che accetta di sopportare qualunque peso, deve avere fine.
La Regione Sicilia è un esempio emblematico della fabbrica del debito a carico dei contribuenti ignari. La Sicilia è virtualmente fallita e si prospetta un commissariamento, forse con Bondi. Tutti sapevano della situazione siciliana da decenni. I potentati locali sono stati foraggiati da un'enormità di denaro pubblico in cambio della golden share per i partiti, dalla Democrazia Cristiana di Andreotti con Lima, alla UDC di Casini con Cuffaro, a Forza Italia di Berlusconi con Dell'Utri (mitico il 61 a 0 di seggi del 2001). In cambio la Sicilia ha oggi il 40% di disoccupazione giovanile e lo spettro del ritorno dell'emigrazione di massa. Chi ci ha guadagnato? Questo dovrà essere il compito della Commissione. In Sicila come in tutta Italia. Il debito delle amministrazioni locali, molte già commissariate come Alessandria, è di 113 miliardi di euro, escluse però la quasi totalità delle partecipate: il debito potrebbe quindi raddoppiare. Il debito pubblico dello Stato ha intanto superato i 1.966 miliardi. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
Paolo Borsellino, un santo laico
Vent'anni fa moriva Paolo Borsellino, un santo laico.
Paolo Borsellino (da “L’agenda rossa di Paolo Borsellino”)
“Ho capito tutto… mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia… Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”
L’allora capitano dei carabinieri Giovanni Arcangioli porta via la borsa del giudice Borsellino dal luogo dell’attentato. La borsa non sarà più ritrovata e Arcangioli, poi divenuto colonnello, sarà prosciolto definitivamente dall’accusa di furto aggravato 17 anni dopo, il 17 febbraio 2009.
18 luglio 2012
Tutti in ferie a giugno. La lista degli onorevoli che non si presentano in Parlamento
L'elenco degli Onorevoli italiani che a giugno 2012 hanno superato il 90% di assenze
Nell'elenco c'è l'onorevole Niccolò Ghedini, ma non solo. Ci sono anche Umberto Bossi, Michela Vittoria Brambilla ed Ignazio La Russa. C'è pure Silvio Berlusconi, non poteva mancare.
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