In merito all’ articolo apparso sulla Gazzetta di Mantova il giorno 19/10/2014 sull’ incontro pubblico di Venerdi 17 Ottobre sul Biogas a Bellaguarda, gli organizzatori intendono chiarire che l’unico intento della serata è stato creare la consapevolezza ed un dibattito sugli effetti che producono gli impianti di biogas dal punto di vista etico, ambientale ed economico.
Ognuno ha avuto lo spazio informativo necessario, sia il relatore Prof. Corti, che ha illustrato gli effetti negativi, a livello locale e globale, della scelta di destinare il cibo per la produzione di energia, sia gli imprenditori agricoli che hanno spiegato le loro ragioni, sia i singoli cittadini e i vari comitati provenienti da varie realtà provinciali ed extraprovinciali che a volte subiscono le pesanti criticità di tali impianti.
Nessun dito puntato contro gli agricoltori che hanno comportamenti corretti e virtuosi, anzi si è arrivati alla sintesi comune che gli unici a cui va puntato il dito sono gli enti addetti ai controlli e le Istituzioni quali i governi regionali, provinciali e comunali passati ed attuali, i quali non hanno mai normato in modo chiaro e specifico la costruzione di questi impianti portando a una pericolosa speculazione, ed ora gli agricoltori e i singoli cittadini si ritrovano ad essere vittime di queste mancanze.
Desideriamo ribadire che l’unica strada possibile fra le parti sia quella del dialogo al fine di tutelare la salute della popolazione, controllando e monitorando le emissioni e lo spandimento dei reflui, evitando le matrici non consentite dalla legge (come i reflui di concia delle pelli) e nel contempo garantire il comparto e le reali necessità degli agricoltori e la sovranità alimentare nazionale.
Nessun dito puntato contro gli agricoltori che hanno comportamenti corretti e virtuosi, anzi si è arrivati alla sintesi comune che gli unici a cui va puntato il dito sono gli enti addetti ai controlli e le Istituzioni quali i governi regionali, provinciali e comunali passati ed attuali, i quali non hanno mai normato in modo chiaro e specifico la costruzione di questi impianti portando a una pericolosa speculazione, ed ora gli agricoltori e i singoli cittadini si ritrovano ad essere vittime di queste mancanze.
Desideriamo ribadire che l’unica strada possibile fra le parti sia quella del dialogo al fine di tutelare la salute della popolazione, controllando e monitorando le emissioni e lo spandimento dei reflui, evitando le matrici non consentite dalla legge (come i reflui di concia delle pelli) e nel contempo garantire il comparto e le reali necessità degli agricoltori e la sovranità alimentare nazionale.
Ass. Noi Ambiente e Salute
M5S Viadana
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