29 febbraio 2012

Perché si deve fare la TAV?

fonte: www.beppegrillo.it

Perché si deve fare la TAV? Ci ho pensato a lungo in questi anni, sin dal primo post pubblicato sul blog nell'ormai lontano 2005 dopo l'attacco della Polizia contro i valligiani a Venaus.
La Tav è un'opera inutile, anche un imbecille, se informato, lo capirebbe. Il costo spaventoso di 22 miliardi a carico quasi completo dei contribuenti (anche il parziale finanziamento della UE deriva dai contributi che versiamo all'Europa). Una linea merci in una valle dove esiste già una linea ferroviaria con un massimo del 50% trasportato rispetto alla capacità effettiva e in costante diminuzione da dieci anni. Un tunnel di 52 chilometri che finirà tra 12/15 anni progettato 25 anni fa dentro una montagna ricca di amianto. Questo in un Paese dove non ci sono i soldi per la sanità, i trasporti locali, la scuola. Un Paese con le pezze al culo che ci spreme come limoni butta nel cesso 22 miliardi per un buco inutile.
Se la Tav è così inutile, vuol dire allora che è molto utile a qualcuno. Se non si può tornare indietro significa che il Sistema non è nelle condizioni politiche, economiche o di legami con la criminalità organizzata per farlo. Qualcuno forse ha già incassato delle tangenti e non è più in gradi di restituirle? Uno si può fare mille domande di fronte a uno scempio di soldi pubblici senza senso apparente. Perché Passera
si schiera apertamente per la Tav? Forse IntesaSanpaolo ha degli interessi nell'opera? Che ruolo hanno le banche in questa predazione gigantesca? Passera non è stato eletto da NESSUNO e pretende di dare lezioni di democrazia ai valsusini mentre Rigor Montis fa il palo. Qual è il ruolo della criminalità organizzata in questa torta creata dal delirio della politica? Perché persone della 'ndrangheta intercettate a Torino hanno detto di votare Fassino sindaco?
Contro i valsusini si è schierato il Potere, compatto, senza vergogna, senza porsi limiti di decenza. Da Libero a La Repubblica, da Belpietro a Scalfari, dalla Lega al Pdl al Pdmenoelle, dalle cooperative rosse di Bersani a quelle bianche di Lunardi. Se perdono vanno a casa, le opere pubbliche utili solo ai partiti alle lobby e al debito pubblico si fermeranno in tutta Italia, dalla Gronda all'Expo di Milano. I partiti crolleranno. Qualcuno forse finirà in galera. La Tav è una montagna di merda e chi la vuole è una guida alpina. Dopo vent'anni sento arrivare una nuova Tangentopoli. Fischia il vento, è il vento caldo della primavera. Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure.

27 febbraio 2012

Presidio solidale NoTav a Mantova



A Mantova presidio solidale NoTav dello spazio LaBoje ore 18 di fronte alla prefettura (via principe Amedeo 32).

Chi c'e' dietro alla TAV?

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Chi c'e' dietro alla TAV?

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Sto guardando e seguendo quello che sta succedendo. Un ferito grave in val di Susa, l'accerchiamento della baita con persone dentro. Di nuovo violenze. Uno è caduto da un traliccio ed è grave in ospedale. A chi servono queste cose? Perché, porca di una puttana, io vorrei capire cosa c'è dietro questo sistema! Lo capirebbe anche un bambino che non serve la Tav: un tunnel di 50 km sotto un monte. Sono contro anche il partito di Sarkozy e la Corte dei Conti francese. Sono cifre che non stanno in piedi. Progetti di 15-20 anni fa. Quando le merci giravano. Oggi i camion sono vuoti. Si spostano container vuoti. È la fantascienza dei trasporti. Il nostro mondo è questo. E allora perché mandano avanti la politica, Fassino, i magistrati. Perché? Chi c'è dietro? Le banche? Perché hanno questi interessi le banche? Dove vanno a finire questi soldi? A chi? 1,2 miliardi di finanziamento e poi, gli altri? Non si sa. In un momento così disastrato con questi 22 miliardi, che è quanto verrebbe a costare l'opera, potremmo finanziarci la banda larga, potremmo finanziare la Rete, fare progetti di sviluppo. Dare lavoro a piccole e medie imprese. Perché fanno queste cose qui? È il momento di capire, capire! Perché dopo la TAV ci saranno il terzo valico, le gronde, il ponte sullo Stretto. Opere faraoniche per il rilancio della crescita. Non c'è crescita in questo settore. La crescita è dell'intelligenza.
Mandiamo a casa questa gente. Vi prego, vi prego! Prima che scoppi un casino ancora più grosso.
Adesso seguiremo e vi daremo notizia di quello che sta accadendo. Robe da pazzi!
I fatti:Giù dal traliccio leader no Tav: grave
L'audio: "Sono sul traliccio a dieci metri"(da Corriere.it)

26 febbraio 2012

2013: un anno vissuto pericolosamente

fonte: www.beppegrillo.it

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Tra un anno si terranno le elezioni politiche. Tra un anno saremo più o meno nelle condizioni odierne della Grecia. Nel 2012 il PIL sarà negativo dell'1,3%, secondo le previsioni più ottimistiche, il che equivale a circa un milione e duecentomila posti di lavoro in meno. Peggio di noi faranno solo Grecia e Portogallo, nazioni sostanzialmente fallite. Il credito alle imprese è scomparso. Si ritirano i fidi già concessi, non si erogano più prestiti. Le banche reggono grazie ai prestiti della BCE, soldi peraltro degli Stati, quindi nostri, dei cittadini. Soldi sottratti allo sviluppo per comprare titoli pubblici e obbligazioni bancarie. Il Paese è allo stremo e si cerca di risollevarlo con gli accertamenti degli scontrini nei negozi, che chiudono sempre più spesso, e con le spaventose sanzioni di Equitalia a comuni cittadini. Una barzelletta.
I disordini sociali sono alle porte e i partiti si stanno preparando. Nella primavera del 2013 può succedere di tutto. Le elezioni sono uno spartiacque. Ci sono varie ipotesi di lavoro per impedire un cambiamento radicale e la scomparsa degli attuali partiti. Lo sbarramento alla Camera all’8% e al Senato al 12%. Un premio raddoppiato di coalizione (se non ti allei e superi lo sbarramento ti ritrovi comunque con un pugno di parlamentari). La nascita di un Partito Unico (il “Partito della Nazione”?) con Pdl, Pdmenoelle e Udc nello stesso cartello. Più o meno quello che avviene adesso con il voto unificato a Rigor Montis di Berlusconi, Bersani e Casini. Una sostanziale ufficializzazione di uno stato di fatto per un’altra legislatura con il mantenimento di un miliardo di finanziamenti pubblici e la bocciatura di qualunque risultato referendario e di leggi popolari. Come prima, più di prima.
Saranno elezioni incandescenti. Non escludo la possibilità di uno slittamento se la situazione sfuggisse di controllo. La stagione delle bombe potrebbe tornare. Loro non si arrenderanno mai (noi neppure). Ci vediamo (in ogni caso) in Parlamento.

24 febbraio 2012

INCONTRO PROVINCIALE DELLE LISTE 5 STELLE DEL MANTOVANO

Ieri sera si è svolto il primo incontro provinciale delle liste 5 stelle mantovane, dove tanti simpatizzanti e attivisti hanno potuto scambiarsi pareri e raccontare le loro esperienze legate al proprio territorio.
La lista 5 stelle di Viadana si è soffermata soprattutto su tre punti delicati della propria zona: infiltrazioni mafiose, spesa pubblica non trasparente ed emergenza arsenico nell'acqua delle falde.
E' stata raccontata l'esperienza accumulata in questi mesi di lavoro, descrivendo alcune battaglie vinte come ad esempio la diretta streaming in consiglio comunale, e tante altre battaglie in corso come la richiesta delle Case dell'Acqua a Viadana e frazioni.
Dal gruppo di Mantova è emerso invece il problema della svendita senza ritegno delle proprietà pubbliche da parte dell'amministrazione comunale mantovana e il fiorire in modo preoccupante di progetti di Centrali Biomasse e Biogas nel territorio limitrofe a Mantova, già peraltro eccessivamente inquinato con valori di PM 10 molto oltre le norme previste.
Erano presenti nuovi simpatizzanti da tutte le parti della Provincia e anche questo è stato un sintomo di una sensazione comune: ovvero che il Movimento 5 stelle sia in forte crescita di apprezzamenti anche nella provincia di Mantova e non solo a livello Nazionale, sia per le segnalazioni che arrivano dai cittadini sia per il numero delle visite nei siti 5 stelle mantovani che hanno avuto un incremento di visitatori quasi del 60 % rispetto a Dicembre 2011.
L'obiettivo principale comunque rimane non quello di fare la corsa ai numeri ma di cambiare la cultura e l'attivismo dei cittadini che per troppo tempo sono stati anestetizzati dai trabocchetti dei partiti.
Inoltre è stato fatto il punto della situazione sulle Politiche Nazionali del 2013, sulla forza numerica e qualitativa per organizzare le raccolte firme della Circoscrizione riguardante la zona di Mantova, su alcune tematiche importanti legate al Movimento 5 Stelle Nazionale e al Programma Nazionale.
Anche dalla serata di ieri è emerso in maniera ancora più evidente che il MoVimento 5 stelle è composto da comuni cittadini i quali stanchi di dover delegare a qualcun altro le decisioni che impattano sulla loro vita, oltre a dedicarsi giorno per giorno ad azioni virtuose  hanno deciso di prestarsi direttamente alla vita politica istituzionale per un tempo limitato. L’obiettivo non è divenire maggioranza numerica in parlamento, ma divenire maggioranza culturale nel Paese.
Se la maggioranza dei cittadini di un Paese arriva a desiderare ed immaginare quel che desidera ed immagina il 
MoVimento 5 Stelle per il futuro del Paese stesso,  allora quel Paese andrà ad eleggere rappresentanti che esprimono questi desideri e cercheranno di concretizzarli.

21 febbraio 2012

La RAI e la tassa sull'ombra

fonte: http://www.beppegrillo.it/

La RAI e la tassa sull'ombra

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Le tasse dovrebbero essere pagate a fronte di un servizio. Tassa c'è quando servizio esiste. Chi paga le tasse è ormai abituato a considerarle un contributo a fondo perduto. Il servizio di solito non c'è e gli italiani lo pagano sempre più spesso privatamente, dagli asili alla sanità. Pagano due e prendono uno. Ci sono abituati.
Rigor Montis, sempre più simile all'allampanato Padre Karras nel film "L'esorcista", ha introdotto la tassa sul "presunto servizio". Il canone Rai si pagherà infatti anche in assenza di un televisore, sarà sufficiente possedere un pc o un iPhone. La Rai si definisce "servizio pubblico", ma è, più modestamente, un "servizietto ai partiti". Lo sfascio della Rai lo paghino Berlusconi, Fini, Casini, Bersani, gli utilizzatori finali dei telegiornali. Le aziende, nelle quali notoriamente i dipendenti accendono il pc per seguire Vespa, saranno tassate per presunto accesso ai programmi RAI. Belin, se un dipendente fosse sorpreso a guardare Mazza durante la pausa pranzo dovrebbe essere licenziato per incapacità di intendere e di volere. Il presunto servizio è un'invenzione fiscale che può essere applicata a qualunque momento della nostra vita. In futuro sarà introdotto il "Serviziometro" che valuterà i servizi che potresti usare. Se li puoi usare, li devi pagare. Non importa che dei servizi messi a disposizione non te ne freghi di meno. In realtà questa usanza esiste già da tempo per i giornali che paghi anche se non li compri e allora perché non per la RAI? Forse i giornalisti RAI sono meno servi di quelli dei giornali?
Rigor Montis ha aperto una nuova frontiera. Non usi l'autostrada? Paghi comunque un pedaggio forfettario di 500 euro annuali. Tuo figlio non frequenta l'Università? Sborsi lo stesso le tasse scolastiche. Non sei un pescatore e nella tua Regione ci sono dei fiumi? Ti viene richiesto un contributo per la licenza di pesca. E' la via al pareggio di bilancio. Le insegne del tuo negozio fanno ombra sul marciapiede nelle giornate soleggiate? Paghi la tassa sull'ombra anche per quando piove. E piove sempre, governo ladro!

INCONTRO PROVINCIALE MOVIMENTO 5 STELLE

20 febbraio 2012

VERGOGNOSO:CLAUSOLA RAI SU GRAVIDANZA

fonte:www.lucasappino.com

All'ufficio contratti della Rai. «Mi scusi non ho ben capito questo articolo 10...». 
«Ma no guardi, sono tutte formalità. Firmi e non si preoccupi. Lo firmano tutti..». «Sì, ho visto, ma proprio non capisco. Qui c'è scritto "nel caso di sua (...) gravidanza ella dovrà darcene tempestiva comunicazione"... Ecco, volevo sapere "tempestiva" tipo quanto? Entro quale settimana?». «Come quanto, signorina? Tempestiva tipo prima, in anticipo». «Tipo che se lei vuole avere un figlio, vuole togliersi 'sto sfizio, ce lo dice per tempo e noi la licenziamo senza troppa fretta che comunque a trovare un'altra finta partita Iva un po' ci vuole, capirà. Pare semplice questa cosa del precariato, ma vorrei vedere lei ad inventarsi sempre un nuovo contratto per la stessa mansione. Ci vuole una certa fantasia».


Errori di stampa, il coordinamento romano dei giornalisti precari, di cui già ho postato il tariffario-denuncia sulle retribuzioni da fame (e censura), ha scritto alla direttrice Rai Lorenza Lei in merito alla diffusissima "clausola gravidanza". Io, ovviamente, diffondo. Anche perché magari, gira che ti rigira, la nota arriva pure al presidente del consiglio Monti che ha più volte detto «presto ci occuperemo della Rai» e che potrebbe avere così ispirazione sul da dove cominciare.

Il massacro dei poveri cristi

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"I precari sono la razza peggiore del paese"
"Chi prende una laurea dopo i 28 anni è uno sfigato"
"La tutela dei lavoratori non è un tabù"
"Possiamo anche togliere la cassa integrazione e sostituirla con..."
"Io non ho mai preso 500 euro al mese; mi sono fatto un mazzo così e chi prende 500 euro al mese è uno che sfigato"
"Il lavoro fisso è una noia mortale; bisogna cambiare"
Quali opportunità? Quale osare? Neppure ci si sposa più per paura di mettere su famiglia, di avere una casa e rischiare di mettere al mondo dei figli. Quale lavoro fisso noioso? Forse quello di alcuni viziosi del potere finanziario? O dei figli di mamma e papà che hanno potuto prendersi (o pagarsi) una laurea e che adesso possono vivere tranquillamente accanto a mamma e papà che sono o sono stati ministri e sottosegretari? Forse quello di alcuni piduisti cicchittari che dal 1976 (in Russia c'era ancora Breznev) non schiodano il culo dalla poltrona? Forse quello dei tanti complici di stragi e assassini di ieri, oggi e domani? Forse quello dei tanti De Pedis? Questi avvoltoi che in nome del profitto politico e finanziario non esitano a massacrare facendosi poi beffe delle loro vittime meritano forse pietà?". 
Ermanno Bartoli (barlow), Reggio Emilia

17 febbraio 2012

OLTRE ALL'ACQUEDOTTO ANCHE LE CASE DELL'ACQUA


Il Movimento 5 Stelle e i Nonsoloverdi esprimono soddisfazione per il progetto dell' estensione e completamento della rete idrica sul territorio comunale, congratulandosi con le istituzioni regionali e comunali che hanno permesso questo accordo, ma soprattutto ringraziando i viadanesi che, mobilitandosi direttamente sul tema con varie iniziative e banchetti, hanno portato alla ribalta il legittimo desiderio di avere l'acqua potabile su tutto il territorio viadanese.
Nel contempo le due liste civiche chiedono al Sindaco Penazzi e all'assessore Saccani di portare avanti di pari passo il progetto della casa dell'acqua (come da delibera del consiglio comunale DCC2011-105 del 30-11-2011, numero Albo Pretorio 1187-2011), considerando soprattutto i contributi a fondo perduto per 800.000 Euro (Delibera di Giunta n. 2553 del 24/11/2011). che la Provincia di Mantova ha ottenuto dalla Regione Lombardia proprio per installare distributori di acqua potabile nella nostra Provincia. Attendiamo cortesemente anche una conferma di appuntamento con il Sindaco per collaborare insieme su questo tema che abbiamo richiesto la settimana scorsa tramite la sua segreteria e secondo le procedure richieste.
E' fondamentale fare la Casa dell'Acqua a Viadana indipendentemente dal completamento dell'acquedotto perchè:
- nei due anni previsti dai lavori di cantiere, i cittadini delle Frazioni nord possono avere un punto di riferimento e rifornimento di Acqua potabile;
- non tutti i cittadini avranno la possibilità logistica di allacciarsi alla nuova rete idrica perchè esistono molte case sparse dove l'acquedotto non potrà arrivare
- la casa dell'acqua e' un punto di riferimento e rifornimento per tutti i viadanesi
e garantisce la distribuzione di acqua potabile e gratuita (che consente tra l'altro di ridurre drasticamente le bottiglie di plastica da riciclare, con minor emissioni di CO2 e un risparmio sui costi della differenziata)
- è un risparmio economico per le famiglie in difficoltà e rendono indipendenti dalle lobby che speculano sull'acqua

Sulla base della volontà espressa dall'Italia nei referendum del 12-13 Giugno 2011, chiediamo la costruzione della casa dell'acqua a Viadana, che non è un lusso ma un investimento per la tutela della nostra salute e benessere futuro.
Grazie

Movimento 5 Stelle Viadana
www.viadana5stelle.blogspot.com
Nonsoloverdi Viadana

 

15 febbraio 2012

L'ora della pappa e' finita

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Lassù, nascosti nel loggione, all'interno del teatro italiano, dove ogni tragedia si trasforma in farsa e la memoria del passato è viziata dall'alzheimer ereditario di una società cinica e disgregata. Da lassù assistono allo sfacelo da loro creato. Quanti sono? Un milione, due milioni? Vivono del nostro sangue e non rinunciano neppure alla più piccola goccia. Ai vitalizi, agli stipendi d'oro, ai finanziamenti elettorali e a quelli per l'editoria, alle mangiatoie delle Opere Pubbliche insieme a cooperative biancorosse protette dai sindacati. Sono i veri cultori del posto fisso, della poltrona a vita. Pasolini, nella sua Ballata delle madri, le incolpava di aver fatto dei figli dei mostri, dei porci di allevamento in vendita per delle bietole e un po' di mangime da ingrasso, dell'ignavia, dell'indifferenza."Madri servili, abituate da secoli/ a chinare senza amore la testa/ a trasmettere al loro feto/ l'antico, vergognoso segreto/ dell'accontentarsi dei resti della festa./ Madri servili, che vi hanno insegnato/ come il servo può essere felice...".
Ieri a Sanremo hanno chiesto gli scontrini nei bar e l'antipolitica, così è chiamata la volontà di partecipazione dei cittadini, è stata buttata in caciara sul palco. Poveri italiani, fottuti e contenti, disinformati fino all'ultimo. Il miliardo dei rimborsi elettorali non si discute, invece di essere abolito all'istante, e neppure i farabutti che hanno goduto dello Scudo Fiscale (voglio la loro lista on line signor Monti!). Come è possibile rimanere inerti di fronte a un Sistema che regala 6/700 milioni di finanziamenti diretti e indiretti ai giornali ogni anno e sposta le lancette della pensione dopo la tua morte?
Dal loggione ci prendono per il culo e noi li applaudiamo. Vogliono abolire le province ed eleggono consiglieri provinciali. Parlano di necessità di sacrifici e non rinunciano a nessun finanziamento. Rinunciare è facile, è sufficiente restituire i soldi come ha fatto il M5S, non è necessaria neppure una legge per farlo. Quando arrestano i loro assessori, come è avvenuto in Puglia e in Lombardia, si atteggiano e vergini stuprate e corrono sotto la tonaca del prete.
Bisogna affamarli, è l'unica via d'uscita. Togliere ai partiti, ai giornali, alle lobby fino all'ultimo centesimo di danaro pubblico. Il M5S in Parlamento lo farà con l'esempio e con le proposte di legge. Stiamo arrivando. L'ora della pappa è finita. Non ci saranno più pasti gratis.

13 febbraio 2012

Comunicato congiunto Mov5stelle-Nonsoloverdi

 Il Movimento 5 Stelle Viadana e i Nonsoloverdi scelgono di non accogliere le provocazioni lanciate e di ignorare le parole offensive del Sindaco Penazzi, che è il sindaco di tutti i viadanesi e perciò anche di chi non lo ha votato, e chiedono di rispondere semplicemente alle domande che gli sono state rivolte in merito al progetto della PISTA CICLABILE LAVADERA - CAMPO RUGBY dichiarata di “pubblica utilità”, e che attraverso aree agricole metterà in diretto contatto il Villaggio Lavadera con lo Stadio di rugby. Costo previsto: 450.000 euro, più 360.000 euro per gli espropri e altro.

Come si può definire di pubblica utilità una ciclabile che servirà agli atleti e a pochi altri? Questi nostri campioni avranno pur bisogno di respirare aria pura….ma a quali costi e proprio in questi tempi difficili?

Ecco le domande per il Sindaco Penazzi:
1. Esiste , da parte del Comune, un progetto parallelo, che renda Viadana in grado di essere sede di eventi internazionali, per es. di strutture alberghiere, di turismo sostenibile, di ospitalità solidale e altro, in modo da rendere credibile e veramente utile la finalità del progetto? Non esiste rilevanza internazionale senza accoglienza adeguata.
2. Il “Villaggio Lavadera” ha capienza per alloggiare le squadre ospiti? E dunque anche loro in bicicletta percorreranno la ciclabile per recarsi al campo di rugby?
3. Sono previste iniziative dirette a far conoscere le”offerte” del territorio al pubblico ospite soprattutto nel campo alimentare, ma non solo?
4. In generale quale potenziale di posti lavoro o di attività sono stati previsti come conseguenza delle presenze delle tifoserie straniere?
5. Sono stati previsti mezzi di trasporto per i tifosi stranieri che utilizzando treni o aerei devono poi arrivare a Viadana?
6. Quale coinvolgimento si è pensato con le scuole per favorire scambi culturali oltre che sportivi dei nostri giovani?
7. In sintesi: Viadana quali benefici, quali utili avrà da questo progetto così costoso per tutti noi cittadini?
8. Come si fa ad attuare un serio progetto di marketing senza un reale coordinamento dei servizi e delle offerte?
Ulteriori osservazioni per un controllo a posteriori delle opere già attuate:
- L’amministrazione deve predisporre gare d’appalto che favoriscano imprese locali che possano anche consorziarsi. E’ stato fatto?
- La progettazione deve essere orizzontale quindi impedire operazioni di subappalto. E’ stato fatto?
- L’opera deve prevedere l’utilizzo di materiali da costruzione a Km 0. E’ stato fatto?

Desideriamo gentilmente avere dal Sindaco di Viadana risposte chiare e dirette, senza essere offesi. Grazie

Movimento 5 Stelle Viadana
www.viadana5stelle.blogspot.com

Nonsoloverdi Viadana

10 febbraio 2012

Bilanci dei partiti on line!

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I partiti ricevono molti più soldi per i rimborsi di quelli che spendono per le elezioni. Il resto lo usano come mancia, tengono per sé centinaia di milioni e li investono in Tanzania, in Canada, in mille attività del tutto ignote al cittadino e alla stessa Guardia di Finanza che per ottenere il permesso di accedere al conto della Margherita presso la filiale della BNL in Senato ha dovuto chiedere l'autorizzazione a Schifani che a sua volta lo ha chiesto alla Giunta per le autorizzazioni. L'unica organizzazione sopra alla legge è il partito. Io sono sbigottito. Ai partiti vanno immediatamente confiscati tutti i rimborsi dedotte le spese sostenute e dimostrabili con ricevute, fatture e scontrini fiscali in campagna elettorale. Altro che vacanze alle Maldive. Subito i bilanci dei partiti on line!
Ps: Il
MoVimento 5 Stelle ha rifiutato ogni rimborso elettorale


9 febbraio 2012

OPERE DI PUBBLICA UTILITA’ A VIADANA

OPERE DI PUBBLICA UTILITA’ A VIADANA
PISTA CICLABILE LAVADERA- CAMPO RUGBY

-          C’è un avvio del procedimento di approvazione del progetto definitivo ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, a norma dell’art.16 DPR 327/01, nell’ambito della riqualificazione delle strutture presenti nel Comune di Viadana per la partecipazione ad eventi di rilevanza internazionale. Lotto funzionale: Pista Ciclabile Viadana - Lavadera.
-          C’è un finanziamento di 4.180.000 euro dalla Presidenza del Consiglio Regionale, uno di 750.000 euro dal Comune di Viadana, uno di 250.000 euro dalla Provincia di Mantova, per un totale di oltre 5 milioni di euro. Tale cifra corrisponde a 3 anni di bilancio dei servizi sociali ed in ogni caso potrebbe avere utilizzi ben più rilevanti e urgenti per la comunità viadanese.
-          Con questo finanziamento sono state già realizzate le opere riguardanti lo Stadio “Zaffanella” ed ora sono partite le comunicazioni di esproprio delle aree interessate  all’opera dichiarata di “pubblica utilità”: la pista ciclabile che attraverso aree agricole metterà in diretto contatto il Villaggio Lavadera con lo Stadio di rugby. Costo previsto: 450.000euro, più 360.00 per gli espropri e altro.
-          Sorge spontanea la domanda: con quale coraggio si può definire di pubblica utilità una ciclabile che servirà agli atleti e a pochi altri? Questi nostri campioni avranno pur bisogno di respirare aria pura….ma a quali costi e proprio in questi tempi difficili?
Ora, cominciamo a ragionare seriamente e a porci domande :
1)      Esiste , da parte del Comune, un progetto parallelo, che renda Viadana in grado di essere sede di eventi internazionali, per es. di strutture alberghiere, di turismo sostenibile, di ospitalità solidale e altro, in modo da rendere credibile e veramente utile la finalità del progetto? Non esiste rilevanza internazionale senza accoglienza adeguata.
2)      Il “Villaggio Lavadera” ha capienza per alloggiare le squadre ospiti? E dunque anche loro  in bicicletta percorreranno la ciclabile per recarsi al campo di rugby?
3)      Sono previste iniziative dirette a far conoscere le”offerte” del territorio al pubblico ospite soprattutto nel campo alimentare, ma non solo?
4)      In generale quale potenziale di posti lavoro o di attività sono stati previsti come conseguenza delle presenze delle tifoserie straniere?
5)      Sono stati previsti mezzi di trasporto per i tifosi stranieri che utilizzando treni o aerei  devono poi arrivare a Viadana?
6)      Quale coinvolgimento si è pensato con le scuole per favorire scambi culturali oltre che sportivi dei nostri giovani?
7)      In sintesi: Viadana quali benefici, quali utili avrà da questo progetto così costoso per tutti noi cittadini?
8)      Come si fa ad attuare un serio progetto di marketing senza un reale coordinamento dei servizi e delle offerte?

Ulteriori osservazioni per un controllo a posteriori delle opere già attuate
       -    L’amministrazione deve predisporre gare d’appalto che favoriscano imprese locali che              possano anche consorziarsi. E’ stato fatto?
-          La progettazione deve essere orizzontale quindi impedire operazioni di subappalto. E’ stato fatto?
-          L’opera deve prevedere l’utilizzo di materiali da costruzione a Km 0. E’ stato fatto?

Desideriamo avere dal Sindaco di Viadana risposte chiare e dirette. Grazie

Nonsoloverdi    Movimento 5 Stelle Viadana

5 febbraio 2012

INFILTRAZIONI MAFIOSE ANCHE A VIADANA


Meno male che qualcuno aveva detto che ha Viadana non ci sono infiltrazioni mafiose....Ecco un bel articolo della Gazzetta di Mantova scritto dal bravo e coraggioso Giovanni Tizian.
di Giovanni Tizian
Quest'anno i discorsi d'apertura dell'anno giudiziario sono legati tra loro da un filo rosso. La preoccupazione per la presenza radicata delle organizzazioni mafiose oltre la linea gotica. Non è più tempo di sottovalutazioni, di ridurre la questione a problema meridionale.
I padrini giunti al nord in soggiorno obbligato, sono rimasti perché non sono stati invogliati ad andarsene. Alla fine, in territori dove si pensava che la mafia non potesse attecchire, le cosche hanno messo radici. E l'hanno fatto perché capaci di tessere una fitta rete di relazioni sociali con il mondo locale. Nel tessuto economico e sociale lombardo, emiliano, piemontese e ligure, hanno riversato le loro ricchezze accumulate con attività illecite. Un passaggio realizzato tra l'80 e il '90. Oggi sono parte di quel sistema che non li ha espulsi. Ecco perché le mafie sono una "questione settentrionale", come ripete sempre Anna Canepa, magistrato della Direzione nazionale antimafia. È un fatto sociale e criminale che riguarda tutti, dal sud al nord.
Deve preoccupare che i boss utilizzano la corruzione per ammorbidire il senso civico del Settentrione. Dove non arriva la corruzione, perché incontra resistenza etiche, allora i mafiosi riprendono i loro metodi tradizionali: il piombo, le minacce, il fuoco.
Il fuoco appunto. In provincia di Mantova crescono gli incendi dolosi. Autocombustione? Invidia di imprenditori concorrenti? O pressioni mafiose? I magistrati li chiamano "reati spia". Incendi, furti nei cantieri e atti vandalici nei confronti di imprese e locali possono mappare la presenza mafiosa di un territorio. Così come possono radiografarla i beni confiscati su un territorio. Sono 5 i beni confiscati in provincia di Mantova. Più che nel Modenese, o che nel Reggiano. E, come ormai è accertato, i clan a Modena e Reggio Emilia sono radicati.
E poi c'è l'usura: "fenomeno che non è certamente nuovo nel territorio bresciano, ma che di recente, anche per effetto della generale crisi economica e finanziaria in atto, si è non solo acutizzato ed esteso, ma anche strutturalmente modificato, proponendosi come attività riconducibile non solo a soggetti singoli, bensì anche a gruppi, a loro volta inseriti in una vere e propria "rete" estesa, oltre che nella provincia di Brescia, anche nei territori di Bergamo, Mantova, Reggio Emilia". Lo scrivono i magistrati della Direziona nazionale antimafia nell'ultima relazione.
Usura ed economia legale vanno a braccetto, l'una permette di riversare capitali nella seconda. Per riciclare ci vogliono le imprese pulite.
Brescello, Gualtieri e Viadana sono legati da rapporti societari e legami di sangue. Franco e Michele Pugliese, rispettivamente padre e figlio, sono, secondo i magistrati, entrambi uomini della 'ndrangheta. E anche imprenditori: gli affari di Pugliese junior arrivano in Trentino. Da poco è stato condannato a 10 anni in primo grado nel processo "Pandora".
"A Viadana ha comprato, che so io, ha comprato un capannone mezzo milione d'euro", così racconta il collaboratore di giustizia Salvatore Cortese ai magistrati riferendosi a Michele Pugliese, uomo di punta della cosca Nicoscia. E su Pugliese senior aggiunge :" aveva una casa pure a Viadana comprata, una bellissima casa che ho mangiato anche la, ma bellissima, che poi se l'e venduta, lui compra, vende, ma gira sempre con un milione di euro, si puo dire, questo qua gira, tra casa, camion, appartamenti, ha un grosso giro di soldi questo qui, e infatti il figlio l'ha messo il padre, gli ha dato il padre la via al figlio, e il figlio pure ha un enorme giro di soldi". Sull'asse Gualtieri-Viadana le cosche Nicoscia e Arena, un tempo in conflitto, fanno girare grossi capitali. E possono contare come risulta da altre indagini coordinate dalle procure calabresi su uomini e mezzi. È sempre una 'ndrangheta che desta poco allarme sociale, non fa odore. Se non quando incendia. È un'organizzazione che vive di relazioni sociali, di una rete di insospettabili.
Servono notai e commercialisti per cambiare e intestare velocemente le quote societarie per evitare i sequestri dell'antimafia, servono imprenditori che danno subappalti e accettano i prezzi bassi delle imprese dei clan. La 'ndrangheta non si alimenta da sola. A proposito di queste relazioni, sempre Cortese nel 2008 racconta un episodio. Descrive la facilità di un imprenditore vicino al clan di ritirare anche "100 mila euro" presso un banca del Mantovano. "Quello chiama il direttore che glieli dà subito", spiega Cortese ai magistrati calabresi.
Legale e illegale che entrano in contatto, si mescolano e si confondono. Ma tutto nel silenzio, perché nessuno possa sospettare che la 'ndrangheta è parte di un territorio. In altre zone del Mantovano agiscono gli uomini del clan dei casalesi. A Borgofranco sul Po, ci sono elementi del clan legato a Michele Zagaria, uno dei massimi vertici del clan. Specializzati in estorsioni, ma anche in recupero crediti, dietro il quale si celano il pizzo e l'usura. E c'è un episodio che riguarda le campagne del Mantovano. Un episodio inquietante, emerso dall'indagine San Cipriano della Dda di Bologna. Uno degli arrestati, Alfonso Perrone, mentre si trova nel Mantovano, nella zona di Ostiglia, riceve una telefonata. Risponde. È un suo sodale. Dopo una lunga conversazione, Perrone dice: "mo te pass' a n'amico vogl' vedè si 'o canusc'".
Gli passa l'amico annunciato. Quell'amico in comune era, secondo gli investigatori, l'allora latitante Zagaria. La voce era compatibile all'80 per cento con quella di Zagaria, scrivono gli investigatori. Erano in viaggio verso Modena, anche da qui sarebbe passato Michele Zagaria, per 15 anni latitante invisibile.
Episodi che raccontano frammenti di organizzazioni, piccole storie che potrebbero nascondere una presenza radicate dei clan. Acquisire consapevolezza è il primo passo per fare lo sgambetto ai clan, che vivono di invisibilità, e si rafforzano con l'ignoranza e l' omertà, un vizio nazionale e non solo del sud del Paese.

1 febbraio 2012

Il Movimento 5 Stelle è anche questo

Mentre i partiti si spartiscono milioni e milioni di rimborsi elettorali, il Movimento 5 Stelle rinuncia ai finanziamenti pubblici.
Fuori i soldi dalla politica.

Il MoVimento 5 stelle è composto da comuni cittadini che stanchi di dover delegare a qualcun altro le decisioni che impattano sulla loro vita, oltre a dedicarsi giorno per giorno ad azioni virtuose hanno deciso di prestarsi direttamente alla vita politica istituzionale per un tempo limitato. L’obiettivo non è divenire maggioranza numerica in parlamento, ma divenire maggioranza culturale nel Paese.
Se la maggioranza dei cittadini di un Paese arriva a desiderare ed immaginare quel che desidera ed immagina il MoVimento 5 Stelle per il futuro del Paese stesso,  allora quel Paese andrà ad eleggere rappresentanti che esprimono questi desideri e cercheranno di concretizzarli.
A quel punto, se il M5S continuasse ad essere il solo schieramento che esprime quei desideri ed il solo che avesse quelle aspirazioni,  esso sarebbe  naturalmente maggioranza numerica in parlamento. Se invece il M5S non fosse il solo, qualunque fosse la maggioranza numerica in parlamento, andrebbe comunque bene.
Gli esponenti del MoVimento 5 Stelle non votano per “partito preso”, votano di volta in volta quelle proposte e quegli emendamenti che rispecchiano gli intenti del M5S stesso, così come deciso dai cittadini che ne fanno parte e così come delineato dai principi già discussi e concordati: è per questo che non ha alcun senso parlare di maggioranza ed opposizione.

 

INCONTRO DELLE LISTE 5 STELLE NELLA PROVINCIA DI MANTOVA