14 giugno 2012

Nessuno tocchi Nicola Gratteri





Che la ‘ndrangheta volesse uccidere Nicola Gratteri non c’erano dubbi. Ora abbiamo le prove. Peppino Impastato diceva che la vera antimafia è quella che scassa la minchia. E Gratteri questo lo fa bene: conosce la ‘ndrangheta come pochi altri, cerca di non darle tregua, con i limiti che un uomo può avere. Nessuno tocchi Nicola Gratteri
La ‘Ndrangheta sta progettando un attentato contro il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. A darne notizia è stato “Il Fatto Quotidiano” di oggi basandosi sulle dichiarazioni di un pentito il cui nome è tenuto nel più stretto riserbo. Sedici chili di esplosivo sarebbero già arrivati a Reggio Calabria. Del progetto di attentato a Gratteri si è occupato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della città dello Stretto.
La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, competente per i fatti che riguardino magistrati del distretto di corte d’appello di Reggio, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’inquietante rivelazione. I magistrati del capoluogo di regione attendono che i colleghi reggini trasferiscano loro il relativo fascicolo. Nicola Gratteri è uno dei magistrati più attivi nella lotta alla criminalità organizzata calabrese. Già obiettivo di diversi progetti di attentati, vive sotto scorta da oltre 20 anni. Già negli anni 90, dopo aver crivellato la porta di casa con colpi di pistola, un affiliato chiamò la fidanzata del magistrato e l’avvertì: “Non sposare Gratteri perché sposi un uomo morto”. Nel 2005 inoltre fu intercettata una conversazione tra un boss e il genero dove i due parlavano della necessità di sterminare la scorta, oltre a Gratteri, per vendicarsi dei danni subiti. Nel corso degli anni poi sono emerse più notizie di minacce e della pianificazione di attentati da fonti qualificate, oltre che dagli interrogatori di diversi collaboratori di giustizia. Gratteri è entrato nel mirino dei boss da tempo. Dall’arresto del “colonnello” Rocco Aquino, uno dei 100 latitanti più pericolosi, a quello del boss Rocco Trimboli un paio di mesi fa. Si è occupato di importanti inchieste come quella sulla strage di Duisburg, nell’ambito della faida di San Luca, e la più recente “Crimine”, condotta insieme ai colleghi reggini e lombardi. Inoltre Gratteri da anni indaga anche sulla droga che dalla Colombia arriva nei porti europei.
AntimafiaDuemila

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