COMUNICATO STAMPA
M5S VIADANA.
RIFORMA SANITARIA.
NECESSARIA LA SOLUZIONE ASST OGLIO PO
13 LUG, VIADANA. In merito alla zonizzazione delle ASST
previste nella nuova Riforma Sanitaria Lombarda, il M5S Viadana, seguendo una
parte del ragionamento che lo stesso Maroni ha fatto venerdi pomeriggio durante
l'incontro all'Oglio Po in cui ha parlato chiaramente di aree omogenee e di
sanità che mettano al centro la periferia, insiste nel mettere sul tavolo della
discussione anche l'ipotesi di creare una ASST specifica dell'Oglio Po che
comprenda il distretto ASL di Casalmaggiore e quello di Viadana e che sia
indipendente dalle altre due ASST di Cremona (senza Casalmaggiore) e di Mantova
(senza Viadana), seguendo il percorso di unione sovra-provinciale e di area
omogenea che la costruzione stessa del presidio Oglio Po ha delineato
virtuosamente già da molti anni.
Si creerebbero
così 3 ASST (Mantova, Cremona e Oglio Po) comprendenti aree omogenee in sana
competizione tra loro, con dirigenze diverse pronte a salvaguardare e
sviluppare i vari presidi e specialità. Tutte, però, coordinate e programmate
da una unica ATS (Cremona/Mantova) che le terrebbe insieme. Una volte sistemate le 3 ASST, quindi dopo
3-5 anni di un percorso chiaro, con obiettivi certi, allora queste potrebbero
anche fondersi, mantenendo un lavoro di ordinaria amministrazione e non
straordinaria come nella prima fase di attuazione.
Un'osservazione che viene posta a questa ipotesi è che si creerebbe una direzione in più,
ovvero una “poltrona” in più. Se nominare, con seria valutazione di curriculum,
un direttore in più è garanzia di mantenimento dei servizi sanitari
territoriali, lo scopo è nobile. Le poltrone o gli sprechi da tagliare sono
altri, e ce ne sono decine e decine a partire dal numero dei dirigenti del
Pirellone e continuando con gli stipendi degli stessi.
Siamo in un'area
che per peculiarità geografica ed estensione territoriale e per il rischio
chimico e ambientale, dovuto alla presenza di diversi poli industriali, ha
bisogno di un ospedale all'avanguardia. Questa soluzione potrebbe
garantire il potenziamento dell’ospedale e l’ attrattività anche dai paesi
limitrofi fuori regione.
Una ASST di
confine estesa per diversi chilometri in confine con l'Emilia con
tre ponti di attraversamento, e con un ospedale per acuti di qualità
come l'Oglio Po, unico di questa ASST, potrebbe creare flussi attivi
da questa regione andando ad aumentare le risorse e quindi anche
giustificare un dirigente in più. Flussi che già esistono e che pagano
anche l'assenza di convenzioni specifiche per la continuità
assistenziale che dovrebbero essere un altro obiettivo di una dirigenza
vicina al territorio.
Un' altra
considerazione che viene posta in merito all' ipotesi ASST OGLIO
PO è che coprirebbe solo 80.000 utenze. Lo stesso Maroni ha confermato venerdì
pomeriggio che una ASST in più o in meno non cambia le sorti di una riforma,
mentre sarebbe fondamentale il potenziamento di una struttura ospedaliera
strategica come il presidio Oglio Po che guardi alle esigenze e alle
necessità del territorio. Ci sono aree omogenee come quelle di Milano con
3.000.000 di utenze, oppure quelle della Val Camonica di sole 50.000 utenze che
per caratteristiche geografiche avrà una sua specifica ASST. Perché non fare la
stessa cosa per il nostro territorio OGLIO PO?
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