10 aprile 2012

Lettera alla Gazzetta di Mantova (se la pubblicheranno...)

 fonte: movimento 5 stelle mantova

Caro Direttore,
dalla lettura di molti giornali e secondo gli umori della base leghista, lo sperpero di pubblico denaro destinato al finanziamento dei Partiti da parte della Lega Nord sarebbe avvenuto all’insaputa del suo leader Bossi nonché degli altri dirigenti del partito che, infatti, hanno prontamente sostituito il fedifrago tesoriere con altro personaggio con un curriculum di tutto rispetto in materia di stravagante utilizzo del denaro di molti militanti della Lega stessa.
D’altra parte anche alla Margherita, partito defunto ma ancora in grado di incassare, sono state sfilate ingenti somme da un infedele tesoriere senza sospetto alcuno da parte del suo Presidente e degli altri curatori testamentari che vegliavano sul defunto.
Né l’on. Bersani sapeva nulla delle macchinazioni del Consigliere regionale Penati da lui incautamente chiamato come suo braccio destro ai vertici del PD e per il quale era intervenuto favorendogli un importante e sospetto appuntamento con il costruttore Gavio.
Nulla sapeva l’on.le Fini in ordine al dubbio che una casa sulla Costa azzurra del suo partito fosse stata acquistata da suo cognato a prezzi di saldo di fine stagione.
Altrettanto inconsapevole, l’ex ministro Scajola, del fatto che uno sconosciuto, da lui ancora ricercato ahimè inutilmente, avesse pagato per lui una parte consistente della sua casa romana.
E l’on.le Casini, mai si accorse che Totò Cuffaro già Presidente della Regione Sicilia avesse rapporti disdicevoli con la mafia, anzi fino all’ultimo gli manifestò affetto e solidarietà.
Così l’on.le Vendola non ebbe sentore alcuno del conflitto di interessi che gravava sul suo assessore alla sanità Tedesco imprenditore che operava nel campo sanitario.
Su tutto, però, aleggia il sospetto della grande congiura della Giustizia ad orologeria (forse al soldo dell’antipolitica?) così come da molti adombrato e pubblicamente dichiarato da Berlusconi-Bocca della Verità, già ingiustamente accusato di aver mentito quando disse di non sapere che la marocchina Ruby non fosse nipote dell’egiziano Mubarak, nonostante il Parlamento attuale attestasse con larga maggioranza la sua buona fede.
Insomma leggendo i giornali a noi pare di vivere nel mondo di Pinocchio e non nel mondo reale con la differenza, però, che nel mondo di Pinocchio i giudici mettevano in galera anche gli ingenui e non solo i malfattori, mentre nel nostro mondo reale in galera ci va solo chi ruba qualche scatola di pomodoro nei supermercati.
Infine, chi rappresenta l’antipolitica? Costoro o coloro che desiderano mandare a casa gli immarcescibili ed immortali dirigenti attuali di tutti i partiti ?
Movimento 5 Stelle di Mantova
Renzo Tellini

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