18 aprile 2012

BANDO ARENA-ZANZIBAR: I cittadini ci scrivono perchè in Comune non rispondono

La Cooperativa sociale Lunezia ci ha inviato una lettera, la stessa protocollata agli uffici URP e inviata all'attenzione della Giunta comunale. Risposta mai pervenuta.
Questa amministrazione sta aggiungendo poco a poco alcool al fuocherello della impazienza dei cittadini.
Un'amministrazione virtuosa risponde e riceve i cittadini nel più breve tempo possibile.
Inoltriamo per conoscenza la lettera che alcuni cittadini ci hanno inviato.
Invitiamo i cittadini a scriverci per segnalare anomalie o semplicemente commentare temi di attualità.


All’attenzione di
Sindaco di Viadana
Giunta di Viadana
Presidente del consiglio comunale di Viadana
Capogruppo PD consiglio comunale


Veniamo a conoscenza in questi giorni che l’Amministrazione Comunale di Viadana ha deciso, dopo un lungo e travagliato percorso, di assegnare gli spazi dell’Arena, dello Zanzibar e del Parco tramite asta pubblica. La scelta ci lascia alquanto perplessi e insoddisfatti per alcuni motivi che cercheremo di illustrare brevemente.
In particolare l’Arena, ma in generale l’intera zona, nacque nel passato per dare risposta a finalità sociali, ma dopo pochi anni ha preso la strada dell’appalto privato gestito in forma di locale pubblico e di discoteca e con i risultati che tutti conoscono.

La nostra cooperativa, già a partire dallo scorso anno, ha presentato una proposta di progetto depositata agli atti della precedente giunta. In questa documento proponevamo una gestione in comodato d’uso gratuito, con il controllo e l’orientamento dell’amministrazione tramite un tavolo che accorpasse il terzo settore e gli enti pubblici in una sorta di regia che cercasse di rispondere ai bisogni del distretto.
La garanzia da parte nostra era quella di tenere gli spazi in ordine (parco compreso) a costo zero per l’amministrazione e in cambio essere partecipi della programmazione di attività ed eventi che avessero forte connessione con le fasce più deboli della cittadinanza e alle quali, da statuto, ci rivolgiamo: bambini, giovani, anziani e disabili (in particolare settore psichiatrico).
Si proponevano la possibilità di attivare un doposcuola, un centro estivo, attività culturali e la gestione di un chiosco nel parco per favorire l’inserimento  delle fasce deboli con opportuni tirocini ed assunzioni così come da mission delle cooperative sociali, oltre ad altre possibili iniziative che potete leggere nel documento allegato.
Le insistenze per poter discutere questo progetto sono state molte, soprattutto a seguito del cambio di alcuni amministratori dopo le elezioni, ed in particolare in quest’ultimo anno, ma sempre accolte da diffidenza e poca attenzione da parte di una amministrazione che non ha mai trovato il tempo di motivarci un sì o un no, prendendo tempo.
Poche settimane fa, contattati dall’Assessore alle politiche giovanili ci è stata chiesta la disponibilità di gestire (a costo zero per il Comune) e progettare, solamente sullo spazio dell’arena e del parco poiché l’amministrazione, ci venne detto, intendeva affidare lo Zanzibar tramite bando.
Inoltre ci fu detto che si sarebbe cercato di trovare una soluzione per la sistemazione della scuola di musica (effettuata  all’interno del salone principale del locale), in modo da permettere ai gestori di poter spaziare sui 12 mesi con le attività, altrimenti molto ridotte a causa dei pochi .

Il giorno seguente a questo incontro abbiamo fatto sapere il nostro parere positivo con l’accordo di incontrarci di nuovo per affrontare i dettagli con la presenza anche dell’Assessore alle politiche sociali. Non solo non siamo mai stati richiamati per questo incontro, ma solamente a fronte delle nostre insistenze abbiamo saputo che era stato deciso di attivare l’asta su tutti gli spazi e che era appena stata pubblicata sul sito del Comune.
Il Comune e i suoi amministratori, sono naturalmente liberi di fare le proprie scelte in autonomia ed hanno tutto il diritto di scegliere le modalità che più ritengono adatte di gestione del bene pubblico, ma noi riteniamo di avere altrettanto diritto di manifestare le nostre opinioni di fronte a una scelta sicuramente nei nostri confronti poco educata nei metodi e, a nostro avviso come cittadini di Viadana e del comprensorio, miope dal punto di vista politico.
Si é deciso di preferire un canone annuo alla possibilità di influire politicamente su attività e iniziative a favore della cittadinanza. Si è preferito un meccanismo, l’asta, in cui l’unico metro di giudizio è chi offre più soldi, invece di attribuire punteggi alla qualità della progettazione e all’esperienza abbandonando definitivamente dunque gli aspetti sociali.
Si è preferito affidarsi nuovamente al caso e alla gestione in forma di bar/ristorazione/discoteca invece che provare a immaginare un percorso virtuoso. Si è preferito non dare spazio alla possibilità di partecipare a bandi in compartecipazione con il privato sociale. Si è preferito insomma delegare il proprio compito di progettazione al mercato, nonostante l’interesse manifestato da una Cooperativa sociale (una delle poche della zona) e di un progetto scritto da ragazzi e ragazze del territorio viadanese.
Nel nostro progetto citavamo “Le città invisibili” di Calvino provando a vedere l’Arena, lo Zanzibar e il parco come una possibile Fedora finalmente pronta per essere immaginata, ma ci rendiamo conto che la nostra idea di politiche sociali e giovanili non combacia con quella di questa amministrazione che probabilmente anche a causa di patto di stabilità e crisi si ritrova più interessata a fare cassa, dimenticando che a volte politiche intelligenti portano un beneficio, anche economico, nel futuro superiore a quello immediato.

Non siamo soliti utilizzare i media o altri canali per portare avanti battaglie deleterie e dunque mandiamo questa lettera soltanto a voi membri di giunta e al presidente del consiglio comunale confidando però di poter avere un incontro.

Cordialmente,

Soci ed amici della Cooperativa sociale Lunezia

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