fonte: ilfattoquotidiano.it
L’obiettivo è assegnare ogni delega, dall’urbanistica alla cultura, dando la priorità non tanto all’appartenenza politica o ai voti ottenuti, ma alle esperienze professionali precedenti, alle capacità e alle competenze del singolo candidato, proprio come avviene in qualunque colloquio di lavoro. “La politica attuale nomina gli assessori dopo il voto, usando il manuale Cencelli per nominare amici o persone fidate. Noi non ragioniamo così” ha spiegato il candidato sindaco a 5 stelle di Parma, Federico Pizzarotti, sul blog del Movimento.
In caso di vittoria del Movimento 5 stelle alle elezioni del 6 e 7 maggio, dunque, la nuova giunta di Parma sarà decisa con il contributo del popolo del web. La corsa è aperta tutti. È sufficiente inviare il proprio curriculum vitae (indicando a quale assessorato si aspira) al Movimento, che provvederà poi a pubblicarlo sul proprio sito internet. Unici requisiti richiesti sono l’adesione al programma del Movimento 5 stelle e una fedina penale immacolata.
“Analizzeremo la visione che il candidato ha del mondo e del suo futuro, che inevitabilmente deve essere simile alla nostra – spiegano sulla loro pagina online -. Ma soprattutto faremo attenzione al certificato penale, dal quale dovrà risultare nulla”. Il popolo del web potrà poi dare la propria valutazione, lasciando un commento o mandando un suggerimento. “Successivamente, il nostro portavoce e candidato Sindaco, Federico Pizzarotti, tenendo presente i commenti della rete, sceglierà gli assessori a 5 stelle. Durante il mandato sarà il sindaco a farsi garante per il rispetto del programma” si legge ancora sul sito.
“Si tratta di un’iniziativa di democrazia diretta – ha spiegato Marco Bosi, capolista del Movimento 5 stelle a Parma – troppo spesso nella politica italiana a governare finiscono persone incompetenti e non qualificate a svolgere l’incarico per il quale sono state nominate. A Parma, per risolvere i problemi della città, crediamo invece che ci sia bisogno di assessori capaci. Questo sistema – ha aggiunto Bosi – nelle aziende, nel mercato del lavoro, funziona da sempre. I dipendenti vengono selezionati, ai colloqui, per il loro merito e non perché fanno parte di un gruppo”.
Prima di Parma il sistema era stato lanciato dal Movimento 5 stelle di Asti, che a fine marzo aveva invitato gli utenti a lasciare un giudizio sulle proposte per i vari assessorati. Per il gruppo piemontese la ricetta è la stessa di quella adottata Parma: “Nessun altro candidato sindaco rivelerà i nomi dei componenti della giunta prima del 7 maggio – scrivono sulla pagine online – Nel nostro caso invece, gli assessori li scelgono i cittadini prima del voto”. Un esperimento, quello della selezione online della giunta, che fa della rete uno strumento principe dell’attività politica, confermando la vocazione 2.0 del Movimento ispirato a Beppe Grillo. Ma il metodo potrebbe anche rivelarsi come una “prova di collaudo”, in vista della più complessa scelta del candidato premier per la corsa al Parlamento.
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